Uscirà nel 2025 e sarà la prima di una serie di produzioni legate all'attualità di Tamedia: «Un'opportunità entusiasmante».
ZURIGO - I media nazionali (e internazionali) ne hanno parlato a profusione. Ma quali sono le verità nascoste dietro al crollo epocale di Credit Suisse? «Niente di meglio di farseli raccontare dalle persone-chiave di quei giorni roventi», racconta a 20 Minuten il regista svizzero Simon Helbling.
Assieme al caporedattore e giornalista investigativo della SonntagsZeitung Arthur Rutishauer, il cineasta zurighese sta ripercorrendo gli eventi di quella primavera del 2023 per trasformarli in un film prodotto con l'elvetica Contrast Film.
Helbling, che si è fatto un nome con il documentario sulla Nati “The Pressure Game“, ha un chiaro punto di riferimento: il docufilm “Grounding - Gli ultimi giorni di Swissair” che per quanto riguarda la cinematografia elvetica ha fatto epoca.
«Quello che ci interessa è raccontare i destini delle persone: dagli ex-manager nelle alte sfere, che hanno preso le decisioni, fino ai piani più bassi della “catena alimentare”, letteralmente travolti dagli eventi», spiega il regista, «è vero che in ballo c'erano i miliardi, ma al centro di tutto ci sono sempre delle persone con le loro emozioni».
Per creare questo ambizioso affresco corale, verranno utilizzate 300 ore di materiale video: «Lo stile che vogliamo seguire è quello sdoganato dai true crime (le docuserie poliziesche basate su casi reali, ndr.) che oggigiorno spopolano su piattaforme come Netflix e Disney+», commenta Helbling.
«Abbiamo l'opportunità di presentare dei contenuti giornalistici in un modo nuovo e di far luce su alcune delle questioni fondamentali dei nostri tempi, è una cosa davvero emozionante», aggiunge Rutishauer.
Il risultato del loro lavoro, che è solo il primo di una serie di progetti analoghi portati avanti da Tamedia, potrà essere visto nelle sale e in tv indicativamente nel 2025. Il tutto è stato reso possibile dalla cosiddetta “Lex Netflix”, ovvero la Modifica della legge federale sul cinema che apporta nuovi fondi all'industria cinematografica.
«È un'opportunità entusiasmante», aggiunge Stefan Halter responsabile della sezione Media Business e Innovazione presso Tamedia, accoglie a braccia aperte l'opportunità offerta dalla nuova legge: «speriamo di continuare a realizzare prodotti di questo tipo fra giornalismo e intrattenimento, basati su fatti e storie vere, è una cosa su cui puntiamo molto e di cui siamo orgogliosi».
Cos'è la Lex Netflix?
La Modifica della legge sul cinema, spesso denominata “Lex Netflix”, è una nuova legge svizzera - votata dal popolo maggio 2022 - che impone ai servizi di streaming come Netflix, Disney+ e Amazon Prime di investire almeno il 4% del reddito generato in Svizzera nella produzione cinematografica svizzera. In alternativa, i fornitori possono effettuare un pagamento di compensazione dello stesso importo. Inoltre, i fornitori di streaming devono garantire che almeno il 30% della loro programmazione sia costituito da produzioni europee. L'obiettivo della legge è rafforzare l'industria cinematografica svizzera ed europea e aumentarne la visibilità ed evitando la fuga di capitali verso l'estero.