Per ora non sono emerse tracce di esplosivi. Le deflagrazioni hanno portato alla morte di un italiano di 43 anni e di uno svizzero 24enne
AARAU - Le esplosioni del 13 giugno a Nussbaumen (AG), che hanno provocato la morte di due persone, hanno avuto origine in un locale chiuso situato a livello del parcheggio sotterraneo. È quanto ha indicato oggi il Ministero pubblico argoviese, precisando che per ora non sono emerse tracce di esplosivi.
Le deflagrazioni hanno portato alla morte di un italiano di 43 anni e di uno svizzero di 24 anni e al ferimento leggero di undici persone. «La situazione è complessa. Le indagini forensi sono in pieno svolgimento», ha aggiunto Adrian Schuler, portavoce della Procura, su richiesta dell'agenzia Keystone-ATS.
È molto probabile che siano esplosi oggetti pirotecnici di dimensioni non consentite in Svizzera. Non ci sono al momento indicazioni di esplosivi militari o simili, ha proseguito Schuler. Per questo motivo, il procedimento è ancora di competenza della Procura argoviese e non del Ministero pubblico della Confederazione.
Schuler ha confermato una dichiarazione rilasciata dal comandante dei vigili del fuoco in un'intervista all'emittente regionale TeleM1, secondo la quale l'esplosione deve essere avvenuta in una stanza chiusa.
L'Assicurazione immobiliare del canton Argovia (AGV) ha precisato che due dipendenti sono sul posto per valutare i danni e assistere i proprietari degli edifici. Non sono ancora disponibili stime precise in merito.
Complessivamente sono state sfollate circa 100 persone. Alcune sono potute rientrare a casa, mentre altre sono ospitate da amici e parenti. 27 persone alloggiano ancora in spazi messi a disposizione dal comune, ha indicato la sindaca di Obersiggenthal, Bettina Lutz-Güttler.