L'uomo ha cercato di entrare in Svizzera nonostante il divieto di ingresso deciso dalla Fedpol.
KREUZLINGEN - L'estremista di destra austriaco Martin Sellner, arrivato oggi in Svizzera nonostante il divieto di ingresso deciso da fedpol, è stato arrestato dalla polizia del canton Turgovia a Kreuzlingen.
Sellner ha attraversato il confine con la Svizzera vicino a Costanza (Germania) ed è stato immediatamente arrestato dalla polizia, come si può vedere in un video da lui stesso trasmesso in diretta sui social. Su richiesta di Keystone-ATS, la polizia cantonale turgoviese ha confermato di aver fermato una persona di 35 anni e di averla presa in custodia per ulteriori indagini.
Martin Sellner avrebbe dovuto tenere questa sera una conferenza nel canton Zurigo su invito del gruppo di estrema destra "Junge Tat". Lo scorso 11 ottobre l'Ufficio federale di polizia (fedpol) gli ha però imposto un divieto d'ingresso valido fino al 27 ottobre.
Sfuggito ieri alla polizia in Germania
Ieri sera, l'attivista austriaco ha tenuto una conferenza a Neu-Ulm, in Baviera (Germania). La polizia ha fatto irruzione nell'evento in corso, ma non ha trovato Sellner, che secondo le sue stesse dichiarazioni, ha lasciato il luogo della conferenza poco prima dell'arrivo delle forze dell'ordine ed è tornato più tardi.
Anche in Germania, le autorità competenti hanno imposto a Sellner un divieto di ingresso, ma l'estremista di destra ha fatto ricorso e lo scorso giugno un tribunale ha stabilito che il divieto non può essere applicato fino a quando non ci sarà una decisione definitiva.
Teoria della "remigrazione"
Ex capo della sezione austriaca del Movimento identitario (Identitäre Bewegung Österreich, IBÖ), Martin Sellner è una figura chiave dell'estremismo di destra in area germanofona e un teorico della cosiddetta "remigrazione", vale a dire il rimpatrio, anche forzato, dei migranti verso i loro Paesi di origine.
"Junge Tat" (letteralmente "Giovane azione") è un gruppo attivo in Svizzera che a sua volta sostiene l'ideologia di estrema destra con azioni pubblicizzate attraverso i social. Il 2 ottobre 2023 suoi esponenti avevano fatto anche un blitz a Bellinzona, srotolando dalla torre di Castelgrande uno striscione con la scritta "migranti a casa".