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La chiacchierata col collega, l'ultima riunione del cda e lo schianto fatale Le ultime ore delle tre vittime dell'aereo caduto nei Grigioni
COIRA / COPENAGHEN - Padre e madre, entrambi avvocati e residenti a Copenaghen, e il loro figlio. È il triste bilancio delle vittime del tragico schianto del piccolo aereo da turismo monomotore ad elica avvenuto ieri sera, lunedì 17 marzo, nel villaggio grigionese di La Punt Chamues-ch, a pochi passi da un’abitazione.
L'ultimo giorno - Il quotidiano danese “Ekstrabladet” ripercorre le ultime 24 ore dei coniugi. Entrambi, poco prima di partire, hanno partecipato alla riunione del Consiglio di amministrazione della Fondazione.
La chiacchierata - «È una tragedia immane - racconta un suo collega - lui era una persona straordinaria, lavorava sodo e tutti gli volevamo bene. Quando ho letto che l’aereo era precipitato ho avuto un tuffo al cuore». L’uomo lavorava con la vittima nel cda ed è stato forse l’ultimo a sentire l’avvocato prima dello schianto fatale. «Ho ricevuto il messaggio da una persona di cui mi fido molto, ma ho dovuto comunque chiedere conferma. Perché non ci credevo, sembrava tutto così sbagliato.».
Lo studio legale e la nota stampa - Anche lo studio legale Horten ha diramato una nota stampa in cui si ricordava come i due coniugi fossero stati «una parte importante per oltre 20 anni. Siamo profondamenti scossi e colpiti. È una perdita enorme per noi. Un abbraccio ai loro cari».
L'impegno nella vela - La moglie era molto attiva nell’ambiente velistico danese. È stata presidente della Dansk Sejlunion (l’Unione velica danese) per 7 anni, dal 2017 al 2024. «Ha guidato con sicurezza l’organizzazione per molti anni - hanno scritto sul proprio sito internet - e stavamo per onorarla con la nostra Medal of Honor durante l'assemblea generale di questo fine settimana. Inviamo le nostre più sentite condoglianze e i nostri pensieri alle persone colpite dal lutto. Si tratta di una perdita molto grande».
