L'UDC: «Se il ministro dell'asilo PS Jans non agisce, il popolo dovrà farsi sentire»
BERNA - «Nessun asilo per i migranti illegali che arrivano in Svizzera con bande di trafficanti attraverso Paesi terzi sicuri (come Italia, Austria o Francia). Numero massimo di 5’000 veri rifugiati all'anno, invece di centinaia di migliaia di migranti che spesso soggiornano illegalmente. Le persone la cui domanda di asilo è stata respinta non avranno più il diritto di rimanere in Svizzera. Soprattutto per i giovani provenienti da Africa, Afghanistan, Iraq, Siria, Turchia e Balcani. Controlli alle frontiere svizzere per fermare l'immigrazione clandestina e il turismo criminale». Questo, in sostanza, il contenuto dell'iniziativa popolare “Stop agli abusi sull'asilo! (Iniziativa per la protezione delle frontiere)”, lanciata dall'Udc e per la quale la raccolta firme è iniziata questa mattina davanti a Palazzo Federale.
Una campagna, quella dell'Udc, che parte con duro attacco contro il Consigliere federale Beat Jans e il suo operato: «Il Palazzo federale è sorvegliato come una fortezza. Il Ministro dell'asilo Jans si è trincerato nel suo ufficio, lasciando le frontiere svizzere completamente aperte. I Paesi limitrofi stringono la morsa dell'asilo ed effettuano controlli alle frontiere, mentre il Consigliere federale continua a ignorare il malcontento della popolazione. Così non si può andare avanti».
Per il presidente del partito Marcel Dettling, la missione è chiara: «Dobbiamo proteggere la Svizzera e fermare l'immigrazione criminale dell’asilo. Abbiamo a che fare con una bomba sociale a orologeria».
La vicepresidente Céline Amaudruz ha commentato la situazione a Ginevra: «Furti, rapine, atti di violenza, persino rapimenti e stupri sono all'ordine del giorno. Questo male ha una sola causa: le frontiere aperte e incontrollate. Con la nostra iniziativa agiamo anche contro il turismo criminale dilagante».
L'Udc sottolinea pure come i costi e la criminalità stiano esplodendo. «Nel 2021 - si legge nel comunicato stampa odierno -, la Confederazione spendeva 1,5 miliardi di franchi per l'asilo. Nel 2023 siamo arrivati a 3,5 miliardi. Si tratta di circa 1’600 franchi d’imposte per una famiglia di quattro persone. A ciò si aggiungono i costi sostenuti da Comuni, scuole e Cantoni. E non passa quasi giorno senza che si verifichino reati violenti e sessuali, furti e rapine. Inoltre, è evidente che il ministro PS dell'asilo Beat Jans non dà seguito ai suoi grandiosi annunci e non fa nulla per combattere il dilagante abuso dell'asilo. Al contrario, sta abbassando ulteriormente le condizioni per accedere all’asilo. Ecco perché la popolazione deve agire ora».