Dopo la riunione del CdA dello scalo di Agno il sindaco di Lugano conserva comunque della fiducia: «Occorre incontrare le due compagnie per capire cosa accadrà per il futuro»
LUGANO - Quale futuro per Lugano Airport se da gennaio si troverà con una sola compagnia attiva nei voli di linea (Swiss) e con una sola destinazione (Zurigo)? La notizia della ristrutturazione di Darwin Airline sta sollevando non poche preoccupazioni. Anche perché, già così com'è, lo scalo ticinese non ha un numero di passeggeri elevatissimo.
Per fare il punto della situazione, quindi, una parte del CdA dell’aeroporto si è riunita ieri. Il presidente Emilio Bianchi, il sindaco di Lugano Marco Borradori e il segretario Athos Foletti hanno convenuto sulla necessità di fare incontrare i vertici delle due compagnie: Darwin e Swiss.
La prima dovrà spiegare cosa intende fare ad Agno, la seconda se pensa di riprendere i voli che potrebbero essere abbandonati da Darwin.
Borradori, al termine della riunione, non ha nascosto le sue preoccupazioni: «Quello che lascia perplessi – ha spiegato al CdT – è che all’inizio una certa speranza era proprio suffragata dalle dichiarazioni della nuova dirigenza di Darwin. Dicevano che sì, una ristrutturazione sarebbe stata necessaria (soprattutto per evitare doppioni), ma che la loro intenzione era quella di restare a Lugano, non licenziare e semmai investire. L’altro giorno, invece, senza neppure dei contatti preliminari, sono stati annunciati i venti dolorosi licenziamenti e anche la possibilità di rinunciare alle due destinazioni (Roma e Ginevra). Tutto questo evidentemente mi lascia l’amaro in bocca».
Il sindaco conserva delle speranze: «Un ulteriore contatto con loro non è inutile. Ed è proprio quello che vogliamo fare. Il mio desiderio è quello di fare chiarezza e capire cosa succederà a fine anno. Ma vogliamo anche incontrare Swiss per capire se sono intenzionati a impegnarsi in una rotta supplementare».