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Giocavano a basket, arriva la polizia e li multa tutti

BELLINZONAGiocavano a basket, arriva la polizia e li multa tutti

07.05.20 - 08:00
Covid-19: le autorità non abbassano la guardia sugli assembramenti. Ecco cosa è accaduto a un gruppo di teenager.
Fotomontaggio Tio/ 20Minuti
Giocavano a basket, arriva la polizia e li multa tutti
Covid-19: le autorità non abbassano la guardia sugli assembramenti. Ecco cosa è accaduto a un gruppo di teenager.
Una sanzione di cento franchi a testa per diversi ragazzi. Lo SMCC: «Finora circa 8.900 controlli e 350 casi puniti per comportamenti scorretti».

Giocano a basket in 6 sul campetto nei pressi del liceo di Bellinzona. Arriva la polizia e li multa. Cento franchi a testa. È andata decisamente storta la giornata di sabato 2 maggio per alcuni teenager residenti nel Sopraceneri. Le autorità ticinesi, nonostante la situazione del Covid-19 nella Svizzera italiana viva un periodo di relativa calma, non abbassano la guardia sulla questione degli assembramenti superiori alle 5 persone. Anzi. 

La scena ripresa col cellulare – Il caso di Bellinzona è piuttosto emblematico. E dimostra come, allo stato attuale delle cose, ci si trovi ancora lontani dalla vera normalità. «Potevano dirci semplicemente di andarcene – sostiene uno dei ragazzi sanzionati –. Non avremmo opposto resistenza. È vero, eravamo in sei sul campo. Ma divisi in gruppi distinti. I poliziotti della Comunale sono arrivati e ci hanno detto che quel luogo non era accessibile. In realtà era accessibile e lo hanno chiuso dopo. Ho pure filmato la scena col cellulare». 

In cerca di tolleranza – Al di là delle percezioni individuali, il dato di fatto è che non c'è stata clemenza per i giovani trasgressori. Le regole sono le regole. «A me spiace, perché sono una persona con la testa sulle spalle – spiega il teenager –. Quando c'era la piena emergenza ho rispettato la quarantena, non sono uscito. Ma le autorità devono anche capire che siamo chiusi in casa da due mesi. Potevano avere un po' di tolleranza». 

Non si può arrivare dappertutto – Nei pressi del campetto da basket sarebbero poi intervenuti, per "difendere" il gruppo di sanzionati, altri cinque ragazzi. Multati a loro volta. In totale complessivamente 1.100 franchi di multe. «Esagerato – riprende il giovane –. Non stavamo facendo del male a nessuno. E la cosa più paradossale è che nei campi da calcio vicini c'erano altri assembramenti. Lo abbiamo fatto presente ai poliziotti che ci hanno risposto di non potere arrivare dappertutto». 

Il dilemma – È davvero il caso di parlare di esagerazione di fronte al comportamento degli agenti di polizia? Oppure, è proprio in un momento particolarmente delicato, di transizione, come quello che stiamo vivendo, che è fondamentale sanzionare chi trasgredisce? Tio/ 20Minuti ha sottoposto la questione ai responsabili dello Stato Maggiore Cantonale di Condotta.  

Ben 350 multe – La replica è piuttosto esplicita: «A fronte di circa 8.900 controlli, effettuati dalla Polizia cantonale e dalle Polizie comunali, sono state inflitte fino a fine aprile circa 350 multe (a cui, perlomeno vanno aggiunte le 11 comminate sabato nei pressi del liceo di Bellinzona) a persone che non hanno rispettato le direttive federali e cantonali. Anche nel caso in oggetto gli agenti hanno agito in tal senso». 

Occhio anche alle distanze sociali – Piovono castighi sui ticinesi, dunque. Ma più nello specifico quali sarebbero i comportamenti scorretti puniti? «In gran parte si tratta di assembramenti. Sono vietati gli assembramenti con più di 5 persone nello spazio pubblico, segnatamente nei luoghi pubblici, sui sentieri e nei parchi. In misura molto minore ci sono state multe per mancato rispetto della distanza sociale. Negli assembramenti fino a 5 persone deve essere mantenuta una distanza di almeno 2 metri dalle altre persone».

In attesa della svolta – La situazione per le attività di gruppo potrebbe migliorare, considerando tutti i "se" e i "ma" del caso, con l'approdo alla tanto attesa fase 3, prevista a partire dal prossimo 8 giugno. Ma questa è musica di un futuro ancora troppo remoto. 

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