A Balerna un residente positivo. Il caso risale a fine dicembre, ma i risultati delle analisi sono arrivati oggi
I sospetti nati da una «serie di casi in rapida successione» e una reinfezione. Metà del personale e tre quarti degli ospiti sono risultati positivi
BALERNA - C'è il primo caso di "variante inglese" da Covid-19 in una casa anziani, a Balerna. A comunicarlo, in una nota odierna, è il Dss.
Cinque giorni fa l’Ufficio del medico cantonale aveva ricevuto informazione che tre persone risultate positive in Ticino erano da ricondurre al ceppo inglese del virus. Ma ora, meno di una settimana dopo, la variante fa la sua comparsa pure in una struttura per anziani.
E le nuove varianti del coronavirus fanno paura, perché molto più contagiose. Bisogna contrastarle da subito per evitare una terza ondata pandemica, aveva detto ieri Alain Berset. In Svizzera la variante inglese circolava già (almeno) il 9 dicembre stando ai rilievi nelle acque reflue di alcuni ricercatori zurighesi e losannesi.
Per quanto riguarda la casa anziani di Balerna, il Dss comunica che è stato constatato un focolaio nei giorni scorsi, e un caso positivo è risultato essere riconducibile alla variante inglese del virus.
«L’analisi approfondita sullo striscio di un residente, risultato positivo a fine dicembre, ha confermato ieri la compatibilità con la nuova variante inglese del virus» si legge nella nota.
Il caso - precisa il Dss - era risultato sospetto per una reinfezione recente e una serie di casi secondari in rapida successione. Per questo motivo l’Ufficio del medico cantonale, d’intesa con la direzione del Centro, aveva provveduto a effettuare un'analisi approfondita del virus (sequenziamento) e a estendere l’indagine ambientale su tutta la struttura. Questo test a tappeto aveva confermato una rapida diffusione del focolaio, con circa la metà del personale e tre quarti degli ospiti positivi, nonostante le misure di protezione messe in atto. La casa per anziani è stata nel frattempo chiusa alle visite.
La conferma del ceppo inglese del virus sul caso di reinfezione è giunta ieri sera all’Ufficio del medico cantonale, che ha subito provveduto ad adottare le necessarie misure.
Si tratta in particolare di rafforzare il depistaggio sulla trasmissione del nuovo ceppo inglese, verificato che il caso dell’ospite citato non può essere ricondotto a legami diretti con altri possibili casi di variante inglese.
A tale scopo, il servizio di tracciamento dei contatti sta procedendo a raggiungere tutte le persone poste in quarantena a seguito di contatti stretti con residenti e collaboratori risultati positivi. Anche a queste persone viene offerta la possibilità di sottoporsi (gratuitamente) a un test PCR, informandole che vi è il sospetto che sono state in contatto con una persona positiva dovuta alla nuova variante del virus.
Che cos'è
La variante inglese, indicata con le sigle 20B/501YD1 oppure B.1.1.7, è caratterizzata da ben 23 mutazioni, 14 delle quali sono localizzate sulla proteina Spike. È comparsa in Gran Bretagna in settembre ed è stata resa nota a metà del dicembre scorso. Finora è stata identificata in 33 Paesi, compresa la Svizzera. Anche in questo caso a preoccupare è il fatto che la mutazione rilevata nella posizione 501 della proteina Spike può rendere il virus più contagioso.
Va ricordato che il ceppo inglese del virus non risulta essere più grave, bensì più contagioso. Richiede quindi un tracciamento dei contatti più intenso per evitare al massimo la sua diffusione.