Il progetto ticinese cresce e si espande. E dopo Zurigo arriva anche a Zugo e Lucerna
I percorsi si fanno più articolati e «instagrammabili». Grazie, anche, ai nuovi partner
LUGANO/BELLINZONA - Conquistare il titolo nobiliare de "Il Duca di Marengo" o andare a caccia di opere d'arte. Queste, a grandi linee, le trame delle nuove escape room, tutte ticinesi, partorite dall'estro di Sato Code. Lugano e Bellinzona sono, ancora una volta, teatro dei due percorsi (“Il Duca di Marengo” e “Le Iguane”) in cui si invitano i giocatori a cercare indizi in ogni angolo della città. Il concetto cardine di questi "giochi di fuga" resta infatti la "caccia all'aria aperta".
«Dalla foto d’epoca alla decorazione floreale su una carrozza di Cenerentola, a grandezza naturale, posta in pieno centro a Lugano. Ogni indizio è creato per essere tanto inatteso quanto divertente», ci spiega Francesca Aliotta, growth manager di Sato Code.
Cosa cambia rispetto alle edizioni precedenti? «I percorsi sono più lunghi, il gioco è più articolato e le installazioni sono più grandi e... più instagrammabili. Abbiamo poi partner importanti come, ad esempio, il Lido di Lugano».
L'esperienza, a quanto pare, continua a riscuotere successo. Tanto da sfondare i confini del nostro cantone: «Stiamo inaugurando un nuovo percorso a Zurigo e presto arriveremo anche a Zugo e Lucerna».
Mettere alla prova le proprie capacità, evidentemente, piace un po' a tutti: «Abbiamo una clientela davvero eterogenea: dagli amici che vogliono un sabato sera alternativo, alle coppie - conclude Francesca -. Ma trattiamo anche feste di compleanno, addii al nubilato e persino classi scolastiche. Si visita la città e si allena il cervello».