Se si nuota in acque libere la Società Svizzera di Salvataggio raccomanda di avere con sé un aiuto al galleggiamento
L’Ufficio Prevenzione Infortuni (UPI) consiglia anche di rinunciare ad alcol e droghe.
BELLINZONA - Propensione al rischio, sopravvalutazione delle proprie capacità, mancanza di esperienza, ma anche il consumo di alcol o droghe. Sono queste le principali cause degli incidenti in acque libere secondo delle ricerche condotte dall’UPI.
Ogni anno una ventina di bagnanti perdono la vita in fiumi e laghi. Per questo motivo l’UPI e la SSS consigliano di non nuotare lunghe distanze da soli e di avere sempre con sé un aiuto al galleggiamento al quale aggrapparsi per recuperare le forze.
Ecco i consigli dell’UPI:
Inoltre bisogna fare anche attenzione alla sindrome da idrocuzione dovuta da uno shock termico a causa dell’impatto improvviso con l’acqua fredda, ad esempio con un tuffo o un'entrata troppo affrettata in acqua, che può causare anche la perdita di conoscenza.