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LUGANO

Si svuota Carona e si riempe tutto il resto?

Nessun passo indietro: i cancelli della piscina di Carona resteranno sigillati. Ci saranno ripercussioni sulle altre strutture balneari?
Ti-Press / Francesca Agosta
Si svuota Carona e si riempe tutto il resto?
Nessun passo indietro: i cancelli della piscina di Carona resteranno sigillati. Ci saranno ripercussioni sulle altre strutture balneari?

CARONA - La piscina di Carona si svuota, ma i lidi del Luganese non si riempiono. O così non dovrebbero. Dati alla mano, nel 2024 la struttura balneare ha registrato 24’488 entrate contro le oltre 167mila del lido di Lugano. Calcoli alla mano si tratta di un 15% che non può essere trascurato. La domanda insomma ci sembra legittima: quanto è concreto il rischio che questo 15% vada a sovraccaricare ulteriormente il lido di Lugano?

Insomma, il salvagente lanciato da 12 consiglieri comunali (primo firmatario, Edoardo Cappelletti, La Sinistra, "Per un’apertura almeno parziale della piscina di Carona e del parco, quale servizio pubblico a beneficio della popolazione e del territorio"), si è rivelato una mera illusione.

I numeri - Ma torniamo ai numeri. Che fine faranno i 24'488 visitatori rimasti "orfani"? «Abbiamo già esaminato questo aspetto e non siamo preoccupati», ci spiega il capodicastero cultura, sport ed eventi, Roberto Badaracco. «L'unico problema potrebbe sussistere nei fine settimana più affollati in luglio e agosto. Il lido però ha una capacità di circa 5mila persone. Normalmente in una giornata non si raggiungono mai queste cifre». La struttura che confina con il Parco Ciani inoltre non sarebbe la "sola" ad assorbire questo afflusso. Badaracco ricorda che il ventaglio di scelte balneari nel Luganese è ampio e conta molte strutture più piccole ma importanti come a Paradiso oppure Tesserete.

Due pesi due misure? - Ma arriviamo a uno dei punti più controversi. A qualcuno la scelta di scartare il "cerotto", che avrebbe permesso l'apertura della piscina per la stagione 2025, non è andata proprio giù. L’Mps in un volantino ha tracciato una sorta parallelismo tra il risanamento del Centro Esposizioni (che costerà 3,2 milioni di franchi) con Carona accusando il Municipio di usare due pesi due misure. «È una situazione differente. Innanzitutto il Centro Esposizioni è un unicum a Lugano. Esistono invece alternative per quanto riguarda la piscina di Carona».

Tra costi e benefici - «Abbiamo fatto delle valutazioni: per il Polo turistico e congressuale ci vorranno 10 anni (tra procedure, pianificazioni e lavori)». L'investimento per il risanamento è giustificato secondo Badaracco in relazione ai rischi di lasciare decadere una struttura importante. «Inoltre l'indotto del Centro Esposizioni (circa 550mila franchi all'anno) è diverso rispetto alla piscina. I costi della struttura sono quasi minimi. Con il risanamento finanziario aumenteremo leggermente le tariffe della locazione. Progettiamo di alzare gli utili a circa 650mila franchi. Questo ci permetterà di ammortizzare la spesa di risanamento che sarà estesa su 10 anni»

Il dialogo resta aperto - Detto questo l'Esecutivo non intende sbattere la porta in faccia a nessuno. «Il dialogo resta aperto. Il problema è l’investimento per la piscina, il Municipio è sicuramente pronto a discutere una modalità di apertura e di utilizzo del parco. Sia la commissione di quartiere che il comitato che ha raccolto le firme per la petizione, ci hanno chiesto un incontro per discutere della situazione».

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