Preoccupano le bollette e il caro energia: le iniziative natalizie saranno in forma ridotta e sostenibile
BELLINZONA - Di fronte all’impennata dei costi delle bollette e alla necessità di risparmiare energia, le luminarie natalizie sono finite sul tavolo di tutti i principali municipi ticinesi. Alcuni comuni hanno deciso di tagliare le attrazioni natalizie. Altri, invece, chi più chi meno, hanno semplicemente ridotto, reinventando le manifestazioni in chiave più sostenibile.
Intanto, i più importanti centri urbani del Canton Ticino, vale a dire Bellinzona, Chiasso, Locarno, Lugano e Mendrisio, si sono incontrati a inizio mese e hanno messo a punto diversi atti concreti, da sottoporre poi ai rispettivi municipi. Si va dalla «rinuncia o riduzione importante dell’illuminazione natalizia» alla «limitazione della temperatura negli edifici pubblici comunali». Inoltre, si prospetta la «rinuncia o significativa riduzione dell’illuminazione notturna di edifici e monumenti storici» e la diminuzione «dell’intensità dell’illuminazione pubblica, laddove non già in atto».
Oltre allo spegnimento dell’illuminazione dei monumenti storici dalle 22 (compresi i castelli e i fortini della fame), a Bellinzona si è deciso di rinunciare alle luminarie natalizie preferendo mantenere un solo albero decorato e illuminato per quartiere. Per quanto riguarda invece i festeggiamenti, il riscaldamento interno del capannone in piazza del Sole verrà ridotto del 50% e l’illuminazione sarà meno accentuata. Confermati i mercatini e il villaggio (saranno anche proiettate le partite dei mondiali). Si è deciso di non rinunciare al maxischermo.
A Lugano, dopo una seduta in municipio avvenuta settimana scorsa, si è convenuto di ridurre le luminarie. Confermati invece, gli alberi, i mercatini e la festa di Capodanno. Il formato ricorda quello pre pandemico.
A Locarno, la consueta manifestazione, "Locarno on Ice", avrà un occhio molto attento al risparmio energetico. La pista del ghiaccio di Locarno tornerà alle dimensioni del primo anno, cioè il 2005. Vale a dire la metà di quella conosciuta nei "momenti d'oro", sei anni fa. Inoltre, entrerà in azione il 2 dicembre e non, come di consueto, la terza settimana di novembre.
A Mendrisio non ci sarà la pista del ghiaccio di piazzale alla Valle, «in virtù della mole di energia necessaria al suo funzionamento». Inoltre, si è deciso di non attivare le luminarie, «a eccezione della stella della Torretta (zona eremo San Nicolao)». Gli alberi di Natale collocati nei vari quartieri saranno illuminati in certi giorni con orari ridotti.
A Chiasso sono stati confermati gli alberi di Natale, non ci saranno invece le luminarie. «È un peccato perché avevamo cominciato a stilare il programma con largo anticipo - commenta il sindaco Bruno Arrigoni - ma abbiamo voluto dare un segnale ai cittadini». Il programma prevede anche un capannone in piazza municipio, utilizzato anche per vedere le partite del mondiale sia per Natale. Dall’8 dicembre, inoltre, ci sarà il mercatino di Natale organizzato dai commercianti del Mendrisiotto. Non mancheranno gli eventi.
Sarà un natale con rinunce a Melide: la durata di “Melide Ice” scenderà da 8 a 5 settimane, saranno ridotti gli orari di apertura e dell’illuminazione pubblica. La decisione, però, di non rinunciare ai festeggiamenti va di pari passo con un «progetto economicamente sostenibile».