La petizione, lanciata dalla Diaspora iraniana in Svizzera italiana, verrà consegnata giovedì prossimo a Palazzo delle Orsoline.
BELLINZONA - A quasi cinque mesi dalla morte di Mahsa Amini, in Iran la violenza non si ferma. E c'è chi, anche in Ticino, non vuole stare a guardare con le mani in mano. Il Gruppo della diaspora iraniana in Svizzera italiana ha lanciato una petizione a favore della popolazione iraniana e annuncia che giovedì prossimo «le tantissime firme raccolte» verranno consegnate a Palazzo delle Orsoline.
Qui di seguito le richieste formulate nella petizione, rivolte al Gran Consiglio ticinese e al Parlamento rossocrociato.
1. Chiediamo ai rappresentanti del Parlamento svizzero e del Gran Consiglio ticinese di accettare il patrocinio politico in favore dei manifestanti che sono stati ingiustamente arrestati e soprattutto in favore di quelli che sono stati condannati a morte dai tribunali illegali della Repubblica islamica dell'Iran.
2. Convocazione dell'ambasciatore iraniano a Berna presso il ministero degli Affari esteri al fine di condannare le esecuzioni e le violenze contro i manifestanti da parte del regime islamico.
3. Identificare le “Guardie della rivoluzione islamica” (SEPAH PASDARAN) come un gruppo terroristico e come responsabile dell’oppressione e dell’uccisione degli iraniani.