Il Governo vuole introdurre due diverse misure volte a tagliare i costi sanitari.
BELLINZONA - Nella seduta di ieri il Consiglio di Stato ha adottato due decisioni in materia di politica sanitaria, «con l’obiettivo di ulteriormente intervenire sul contenimento dei costi della salute».
Il primo strumento concerne la tariffa delle prestazioni mediche in ambito ambulatoriale, fissata per decreto esecutivo con un valore inferiore rispetto al passato. Il secondo strumento consiste nel regolamento che limita il numero massimo di medici in alcune specializzazioni e che viene ora posto in consultazione.
Le due decisioni, viene specificato nella nota odierna, «sono entrambe da leggere nel contesto del continuo aumento della spesa sanitaria, che si riverbera nell’aumento dei premi di cassa malati. Se i costi ospedalieri stazionari sono sotto controllo, i dati attestano un incremento importante dei costi nel settore ambulatoriale».
La prima decisione adottata ieri dal Consiglio di Stato riguarda il valore del punto Tarmed (VPT) riferito alle prestazioni mediche erogate dagli studi medici privati. Accertato che le convenzioni tra l’OMCT e una parte degli assicuratori malattia sono scadute e che i citati partner tariffali non sono riusciti a trovare un accordo, il Cantone è stato chiamato a fissare la tariffa, così come previsto dalla LAMal. Il decreto esecutivo adottato ieri fissa il VPT a 0,91 centesimi, ovvero due centesimi in meno rispetto a quanto in essere, ed entra in vigore retroattivamente dal 1° gennaio 2021. Nella sua valutazione il Cantone ha considerato in particolare che il VPT dei medici con studio medico privato è tra i più alti in Svizzera e si discosta dal VPT ospedaliero di oltre il 10%. Questo nuovo valore non ha effetto sulle fatture pagate nel frattempo dai pazienti. Le modalità di restituzione saranno definite direttamente tra assicuratori e OMCT, quando la decisione crescerà in giudicato.
La seconda decisione riguarda invece la Legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal), che ha attribuito ai Cantoni il compito di contenere il numero dei nuovi medici autorizzati a fornire prestazioni nel settore ambulatoriale. Il sistema entrerà a regime a metà 2025, mentre per la fase transitoria (luglio 2023 – maggio 2025) è prevista la possibilità di mantenere costante l’attuale offerta di medici, ritenendola adeguata alla copertura del fabbisogno. Dopo il via libera dato dal Gran Consiglio ai decreti legislativi, ora il Consiglio di Stato pone in consultazione il progetto di regolamento che fissa i criteri per permettere al Dipartimento della sanità e della socialità (DSS) di limitare il rilascio di nuove autorizzazioni a praticare a carico della LAMal e individuare le discipline che superano l’attuale fabbisogno. La consultazione terminerà il 31 agosto.