Fra gli ospiti di spicco il regista e scrittore tedesco Werner Herzog.
BELLINZONA - Il festival di letteratura e traduzione Babel torna a Bellinzona da giovedì prossimo e fino al 17 settembre. Fra gli ospiti di spicco di questa 18esima edizione, dedicata alle isole letterarie e linguistiche, il regista e scrittore tedesco Werner Herzog.
«Nell'oceano della letteratura e della storia, le isole emergono da sempre come territori sia fisici che mentali», si legge sul sito web della manifestazione.
Il festival si aprirà giovedì con il vernissage della mostra "L'isola" di Vittorio Mortarotti e Anush Hamzehian allo Spazio 5b del capoluogo. Un progetto che "raccoglie le ultime immagini e gli ultimi suoni di una comunità che sta scomparendo", quella dell'isola di Yonaguni, in Giappone, si legge ancora sul sito. A seguire, al Cinema Forum, la proiezione del film "L'enigma di Kaspar Hauser" (1974) di Werner Herzog.
L'apertura ufficiale si terrà venerdì 15 settembre all'Antico Convento delle Agostiniane di Monte Carasso con il poeta e scrittore ticinese Tommaso Soldini che presenterà un testo scritto per Babel. La serata si terminerà in musica con il trio pop psichedelico svizzero-caraibico Monte Mai e un Dj set curato da Radio Gwen.
Sabato 16 settembre si entrerà nel vivo della manifestazione con gli incontri letterari al Teatro Sociale. Fra questi si citano in particolare quello con Werner Herzog, denominato "Isole di resistenza", alle 16:00. Noto come uno dei più grandi cineasti di sempre, Herzog viene però ricordato per quello che scrive, si legge sul sito di Babel. Il regista e scrittore tedesco, 81 anni appena compiuti, dialogherà con il poeta ticinese Fabio Pusterla. L'ingresso per questo evento è a pagamento.
Sarà ospite di Babel, sempre sabato, anche la scrittrice islandese Auður Ava Ólafsdóttir accompagnata dal suo traduttore per Einaudi e professore di italiano all'università di Reykjavik Stefano Rosatti.
Fra gli incontri letterari previsti la domenica si cita "La poesia è un'isola" con la grigionese Leta Semadeni (Gran premio svizzero di letteratura 2023), l'irlandese Ailbhe Ní Ghearbhuigh e l'italiano Francesco Ottonello. Poeti che scrivono rispettivamente in retoromancio, gaelico e sardo.
E non da ultimo l'incontro con lo scrittore bulgaro Georgi Gospodinov, già vincitore del Premio Jan Michalski, dello Strega Europeo e dell'International Booker Prize.