«S.Antonino presenta una tra le tasse basi più alte tra i comuni della zona».
La Lista Civica 6592 ha deciso di lanciare un referendum contro la decisione presa dal Consiglio comunale di S. Antonino durante l’ultima seduta del 18.12.2023, riguardante l’introduzione della tessera per lo smaltimento di ferro, legname e inerti presso l’ecocentro comunale.
«Questa tessera, come già presente per gli ingombranti, vuole estendere il limite di 1m3 (massimo una volta a settimana e per un totale di 20 volte all’anno) anche ai materiali ferrosi, al legname e agli inerti. Non è prevista alcuna distinzione. Che si getti una matita o un armadio non fa nessuna differenza: entrambi gli oggetti contano come un apporto e valgono quindi un timbro. Forti dubbi emergono anche su come si potrà davvero controllare l’applicazione di questa nuova regolamentazione», scrivono i proponenti.
«Riteniamo che questa scelta non sia quella giusta, anche considerando che S. Antonino presenta una tra le tasse basi per i rifiuti più alte tra i comuni della zona. Inoltre, è bene ricordare che il Comune trae un guadagno dal ritiro di materiale ferroso da parte di aziende private. I comuni limitrofi, ovvero Bellinzona, Cadenazzo e Isone, hanno dimostrato come sia possibile uno smaltimento corretto senza restrizioni.