Siamo arrivati a giugno, ma sembra novembre. Nel cielo uno spiraglio di sole da inizio settimana prossima, ma tornerà la pioggia
LUGANO - Domani inizia l'estate, almeno a livello meteorologico. Eppure a guardare il cielo si direbbe un novembre come tanti. Anche le temperature sanno d'autunno e, insomma, di estivo non c'è praticamente nulla se non la rigogliosa natura verdeggiante.
Ma balza all'occhio, fra i post affidati ai social dai meteorologi di Locarno Monti, l'annuncio dell'arrivo di qualche fiocco sopra i 1900 metri. Neve che è confermata da Luca Panzera di MeteoSvizzera. «Poca cosa, niente di eccezionale. Il fenomeno è più rilevante per il nord delle Alpi, per il centro/nord dei Grigioni».
E non è nemmeno così inconsueto, a quanto pare. Anzi, proprio verso la metà di giugno esiste un fenomeno che ha preso il nome di "freddo delle pecore". «Una fredda e umida singolarità meteorologica che si è manifestata con una certa regolarità nel periodo climatico tra il 1931 e il 1960 e che oggigiorno si manifesta ancora, benché in modo meno intenso e su periodi più brevi. Può portare anche delle nevicate», spiega Panzera.
Tralasciando dunque lo stupore per la neve estiva, si guarda con speranza al futuro, nell'attesa di uno spiraglio di sole. Che arriverà, assicura il meteorologo, anche se solo per qualche giorno. «Già da questo fine settimana avremo una stabilizzazione, con un minore rischio di rovesci. Dall'inizio della prossima settimana avremo tre o quattro giornate più asciutte e miti, con temperature fino a 25 gradi, ma verso la fine della settimana sembra tornare una certa instabilità. Quando si stabilizzerà definitivamente non riusciamo ancora a prevederlo».