Rafforzata la politica di accoglienza «di persone adulte con disabilità intellettiva, disturbi dello spettro autistico e polyhandicap».
BELLINZONA - Il gruppo di lavoro ad hoc “Accoglienza e presa in carico di persone adulte con disabilità in ambito ospedaliero” composto da rappresentanti dell’Ufficio degli invalidi del Dipartimento della sanità e della socialità (DSS), dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC), degli enti del Settore della disabilità (LISPI), di Atgabbes, di Pro Infirmis e di ARES ha avviato «un’importante riflessione sul tema dei ricoveri di persone con disabilità intellettiva, disturbi dello spettro autistico e polyhandicap».
La politica di accoglienza scaturita, «frutto di un lavoro condiviso, stabilisce obiettivi, formula raccomandazioni di carattere generale e definisce le procedure operative ordinaria (pianificabile) e d’urgenza (pronto soccorso)».
La procedura operativa ordinaria «copre tutte le fasi dell’accoglienza ospedaliera, dal pre-ricovero, al ricovero o trattamento ambulatoriale/visita specialistica, fino alla fase di dimissione. Questo strumento permette di monitorare e valutare costantemente la qualità dell’accoglienza, in linea con gli obiettivi stabiliti. L’EOC ha inoltre individuato le persone di riferimento nei quattro ospedali principali da contattare in caso di necessità».
Il duplice obiettivo della politica è «garantire un’adeguata accoglienza delle persone adulte con disabilità e un accompagnamento attento e adattato alle loro necessità lungo tutto il percorso di cura, facilitando al contempo il lavoro del personale ospedaliero e la comunicazione tra tutti gli attori coinvolti».
Le raccomandazioni generali includono «accorgimenti fondamentali, come l’utilizzo di un linguaggio semplice - presumendo la capacità di intendere della persona -, la creazione di spazi adeguati con una riduzione degli stimoli sensoriali dell’ambiente, l’utilizzo di oggetti o materiali mediatori che facilitano la comunicazione e il riconoscimento dei familiari curanti e dei professionisti che assistono la persona nelle strutture o a domicilio, in quanto depositari di un sapere prezioso e specifico del paziente utile a prevenire situazioni di forte disagio e ad agevolare le cure».
Il modulo di ammissione per adulti con disabilità è un elemento chiave della politica. «Per garantire un accompagnamento adeguato e individualizzato della persona con disabilità, il modulo si concentra sulla comunicazione tra gli attori coinvolti, prestando particolare attenzione alla scelta delle persone di contatto. Inoltre consente di raccogliere le informazioni più importanti sulle caratteristiche della persona, evidenziando la tipologia di disabilità, le modalità comunicative e di comprensione, le espressioni di dolore e i rischi associati a problematiche comportamentali. L’obiettivo è agevolare la relazione con il personale ospedaliero e adottare le misure specifiche necessarie nell’interesse della persona con disabilità».
Sul sito dell’Ufficio degli invalidi e dell’EOC è possibile trovare il documento della politica di accoglienza, il modulo di ammissione e l’istruzione per reperire il modulo.
L’articolo 25 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dalla Svizzera nel 2014 sancisce il diritto delle persone con disabilità a “godere del più alto standard conseguibile di salute, senza discriminazioni sulla base della disabilità”. Per garantire che le persone con disabilità ricevano le stesse cure offerte alla popolazione generale, è necessario adottare misure specifiche.
Il gruppo di lavoro si concentra su riflessioni e strategie volte a sensibilizzare tutti gli attori coinvolti sull’importanza di promuovere e garantire le migliori condizioni d’accesso alle cure per le persone con disabilità, sia in ambito ospedaliero acuto sia in ambito ambulatoriale. L’obiettivo è promuovere buone pratiche che possano essere applicate negli ospedali acuti dell’EOC di tutto il territorio cantonale. In quest’ottica, la comunicazione e la collaborazione con la rete a favore della persona facilitano una presa in carico personalizzata, equilibrata e attenta del singolo prima, durante e dopo il ricovero, con particolare attenzione alla fase della dimissione. Quest’ultima è cruciale per consolidare i benefici ottenuti durante il ricovero e preparare adeguatamente il ritorno a domicilio o in struttura.