Resti di cibo, bicchieri e macchie di caffè lasciati dai parlamentari. Gli addetti alle pulizie si lamentano
BELLINZONA - Roberto Benigni direbbe che è tutto un magna magna. Resti di cibo, bicchieri sporchi, macchie di caffè: non sono i rimasugli di un banchetto o di una grigliata tra amici ma ciò in cui si imbattono abitualmente gli addetti alle pulizie di Palazzo delle Orsoline, dopo le sedute del legislativo.
Lo scopriamo da una nota "di servizio" inviata ai 90 parlamentari dai Servizi del Gran Consiglio dopo la seduta di ieri, in cui tra le altre cose è stata eletta la nuova presidente del Parlamento Gina La Mantia.
Nella sua stringatezza, il tono del messaggio ha un che di piccato. «Con la presente vi rammentiamo che all’interno dell’Aula GC è vietata la consumazione di cibo e bevande» recita il richiamo. «Vi invitiamo pertanto a usufruire dell’adiacente buvette e a consumare al suo interno o nell’atrio adiacente bevande e cibo».
Il rimprovero, a quanto si legge, nasce dalle lamentele degli addetti alle pulizie e dai loro avvilenti ritrovamenti. «I servizi ci hanno segnalato che dopo le sedute in aula vengono spesso raccolti rimasugli di cibo, bicchieri eccetera che non si addicono al decoro della Sala». Rimasugli che in alcuni casi «hanno danneggiato il sistema elettronico di voto, richiedendo l'intervento della ditta specializzata».
La moquette parlamentare - chiosa la nota - è stata inoltre macchiata con del caffè. Troppo. Anche perché in passato, ricordano dai Servizi, comportamenti simili avevano già provocato danni alle apparecchiature. E analoghi richiami, evidentemente inascoltati. Quando si dice che la politica dovrebbe dare l'esempio.