L'intento: correggere la spesa di circa 80 milioni di franchi l’anno.
BELLINZONA - L’UDC Ticino tenta di rompere la cortina di nebbia sui tagli previsti nel Preventivo 2024. E lo fa con una sua ricetta, che sarà presentata tramite un rapporto di minoranza.
«Non accettiamo il gioco della Peppa Tencia tra i partiti di Governo», viene sottolineato in una nota stampa diffusa dal partito. «Il deterioramento delle finanze è sotto gli occhi di tutti, sono già stati persi 3 mesi di tempo senza che alcun risultato tangibile sia sul tavolo», sottolinea l'Udc bocciando «sia i tagli facili proposti dal Governo, sia la tattica del salame, che ha solo lo scopo di evitare di prendere le decisioni che da anni avrebbero dovuto essere adottate».
A questo riguardo, Roberta Soldati e Tiziano Galeazzi presenteranno appunto un rapporto di minoranza chiedendo l’attuazione di un «Piano B», con il blocco dei crediti per il Palazzo di Giustizia e la manutenzione delle strade. «Il preventivo per Legge deve essere votato in dicembre, siamo a gennaio e forse lo si voterà a febbraio. Purtroppo questo tempo è trascorso inutilmente».
«Le pesanti reazioni esterne, la presenza, o forse sarebbe meglio dire assenza del Governo nel giustificare le sue scelte e lo smarrimento della Commissione della gestione nel doverle portare avanti; sono tutte lì a dimostrare che da questo pasticcio non se ne uscirà tanto facilmente», prosegue l'Udc ricordando le sue proposte passate per «trovare l’equilibrio finanziario».
«Se da una parte si è concordi sul tetto massimo di deficit di 95 milioni per il Preventivo 2024, dall’altra, il modo e i contenuti per ottenerlo non possiamo approvarli e restiamo sulle nostre posizioni iniziali già note. Per questo bocceremo l’eventuale Rapporto di maggioranza, che mantiene inalterate le misure o che le sostituisce con nuovi “studi e approfondimenti”. Puri e semplici alibi, tattici e in definitiva tardivi e inconcludenti, per rimandare ancora una volta decisioni quantomai necessarie», viene precisato.
Nel Rapporto di minoranza (che potrebbe diventare di maggioranza se altri lo sottoscriveranno in Commissione), tre Decreti legislativi per correggere la spesa di ca. 80 milioni di franchi l’anno:
• Il primo decreto agisce sulla spesa del personale. Mira a bloccare ogni nuova assunzione (salvo docenti e personale sanitario) per due anni e di procedere con spostamenti interni per coprire le partenze (circa 260 per anno). Parimenti, invece di non concedere il rincaro e di diminuire gli stipendi, propone il blocco degli scatti annuali automatici di stipendio per due anni.
• Il secondo agisce sul funzionamento amministrativo (beni e servizi). Mira a ridurre la spesa al livello precedente la Pandemia.
• Il terzo agisce sui sussidi (spese di trasferimento) e propone una crescita limitata e massima per due anni pari all’1% del netto dei sussidi.
Da ultimo vista la situazione finanziaria e soprattutto la mancanza di vie d’uscita concrete, l’Udc non appoggerà nessun grosso investimento nuovo (ad esempio palazzo di giustizia per ca. 120 milioni e manutenzione stradale per circa 195 milioni) «prima che il Preventivo sia approvato, che il risanamento sia presentato e che queste spese di investimento siano ricontrollate nella necessità funzionali e negli standard realizzativi».