Il racconto del 24enne: «Quando le parti del corpo hanno iniziato a riscaldarsi il dolore era insopportabile».
Un'esperienza, quella vissuta a Pechino, indimenticabile per Lindholm.
PECHINO - Un contrattempo un po' particolare per Remi Lindholm, che ha raccontato quanto abbia sofferto durante e dopo la 50 km di fondo ai Giochi di Pechino.
Una gara, quella andata in scena lo scorso 19 febbraio, accorciata dagli organizzatori a 30 km per evitare problematiche legate al freddo pungente. Le rigide temperature con le quali si è disputata la competizione (attorno ai meno venti) hanno comunque costretto il 24enne finlandese a richiedere una borsa con acqua calda al traguardo, per scongelare una parte del corpo molto sensibile: il pene. «Potete indovinare quale parte del corpo era particolarmente congelata. È stata una delle peggiori competizioni a cui ho partecipato: si trattava solo di combattere».
28esimo al traguardo, l'atleta ha dichiarato di aver provato tantissima sofferenza. «Quando le parti del corpo hanno iniziato a riscaldarsi dopo la gara, il dolore era insopportabile...».