Marco Bortolin, Candidato al CC uscente a Lugano, lista 12 n. 9
LUGANO - Durante la seduta di lunedì 12 aprile 2021, il Gran Consiglio ha approvato una mozione interpartitica di Paolo Pamini e cofirmatari (tra i quali Boris Bignasca), che chiede di lanciare un segnale di fiducia al FinTech ticinese accettando il pagamento in bitcoin per i servizi dell’Amministrazione cantonale, partendo con un’applicazione pilota nel Dipartimento delle istituzioni.
Nel mio contributo apparso sulla stampa nelle scorse settimane ho sostenuto con forza la necessità di dare un segnale positivo di apertura verso questo nuovo settore della finanza e questo proprio nell’ottica di rilanciare la nostra piazza finanziaria ora più che mai in difficoltà. Numeri alla mano, in Ticino c’è stata una perdita importante di posti di lavoro, le statistiche, per quanto riguarda il settore terziario, danno una perdita di 3'100 posti di lavoro (su complessivi 4 mila posti persi nel nostro Cantone). Di questi posti non sappiamo quanti ne sono stati persi a Lugano, ma, essendo la nostra città il centro della piazza finanziaria cantonale, si può immaginare che una buona parte della perdita abbia coinvolto strutture della nostra città. È chiaro che, oggi più che mai, il terziario merita la nostra massima attenzione e necessita di una visione sul lungo termine per poter continuare ad essere un importante motore trainante della nostra economia.
Sono certo che la piazza finanziaria di Lugano ha ancora tanto da offrire e che ora è il momento di muoversi con coraggio, lungimiranza, programmazione. Con il voto di lunedì il Cantone ha avuto questo coraggio mandando un segnale positivo di apertura verso il futuro e il progresso. La Città potrebbe fare lo stesso, lanciando un progetto pilota in seno alla pubblica amministrazione per permettere il pagamento verso l’amministrazione in bitcoin. Sarebbe un messaggio importante a favore dell’innovazione e di apertura verso la piazza finanziaria.