Dagli USA uno studio che conferma l'esistenza della bisessualità
CHICAGO - Per anni lo hanno detto. Eppure gli scienziati non ci credevano. I bisessuali uomini, affermavano, non esistono. Così aveva sostenuto uno studio del 2005 della Northwestern University, rapporto che aveva fatto infuriare i bisex, stufi che si insinuasse che in realtà non fossero altro che degli omosessuali sotto mentite spoglie.
Sei anni dopo arriva la smentita. Un'altro studio, da poco pubblicato online dalla stessa univerità, afferma ciò che i bissesuali dicevano da tempo: è in effetti possibile che un uomo sia sessualmente attratto sia da altri uomini che da donne. Per arrivare a questa conclusione, gli scienziati hanno usato criteri più severi nella selezione dei partecipanti allo studio, scegliendoli tra gli iscritti a forum e siti web dedicati esclusivamente ai bisessuali. In aggiunta hanno preso come campioni solo soggetti che avevano già avuto esperienze sessuali con almeno due uomini e due donne e relazioni romantiche di almeno tre mesi sia con appartenenti all'uno e all'altro sesso.
Durante lo studio i soggetti sono stati messi davanti a dei video hard, alcuni in cui sono uomini ad avere rapporti sessuali tra di loro, altri in cui sono solo donne tra loro. Coloro che si erano definiti bisessuali, hanno notato gli scienziati, erano eccitati da entrambi i tipi di film. Gli uomini omosessuali o eterosessuali, invece, non hanno le stesse reazioni di fronte agli stessi film.
Gli uomini bisex, dunque, non sono omosessuali, ha concluso Allen Rosenthal, autore dello studio. “Questo resoconto farà piacere a molti uomini bisex che avevano letto lo studio del 2005 e non si erano sentiti capiti dalla scienza."
La Dottoressa Lisa Diamond, professoressa di psicologia alla University of Utah e studiosa si orientamento sessuale, afferma che lo studio della Northweatern è un passo significativo nel campo della psicologia sessuale. "Ho intervistato molti individui che soffrivano per il fatto che i loro famigliari e amici considerassero la loro bisessualità come una fase o un momento di confusione," dice la dottoressa. "Questo studio ha fornito delle prove tangibili che la bisessualità invece sia una realtà."
Non tutti hanno avuto reazioni al 100% positive.
Jim Larsen, parte del consiglio d'amministrazione del Bisexual Organizing Project, spera che lo studio aiuti quei bissesuali che ancora hanno problemi ad accettare la propria natura: "È una gran bella cosa che abbiano finalmente dichiarato che la bisessualità esiste, anche se hanno detto qualcosa che noi già sapevamo. Penso che sia tremendo che un individuo che dice 'questo è quello che sono' venga messo in dubbio o non venga preso sul serio."