ISLAMABAD - Nove giorni dopo il terribile terremoto che ha devastato il Pakistan settentrionale, facendo oltre 40.000 morti, le squadre di soccorso hanno annunciato oggi di aver ritrovato due bambini ancora vivi nelle montagne in preda al gelo. Lo hanno detto le forze armate.
La piccola Tajun Nissa, di cinque anni, è stata recuperata nel villaggio di Hassa, vicino alla città di Balakot; e un bambino di otto anni, Abdul Jabbar, è stato ritrovato nella valle di Kaghan, più a nord.
Abdul era andato a piedi dal suo villaggio, Haripur, fino a Jareen per visitare alcuni suoi parenti, ma questi erano stati tutti uccisi dal sisma e il bambino si è ritrovato da solo. Adesso è stato riportato dai suoi genitori a Haripur.
Ieri era stata ritrovata un'altra bambina, di 11 anni, malata di poliomielite e completamente spossata. L'allarme era stato dato da due suoi fratellini che, scesi a valle, erano riusciti a chiedere aiuto ai soccorritori.
Incoraggiati da questi casi, i soccorritori sperano di trovare ancora dei sopravvissuti al terremoto dell'8 ottobre che, solo in Pakistan, ha fatto 41.000 morti e 67.000 feriti, secondo un nuovo bilancio dato oggi dal ministro dell'Interno pachistano Aftab Sherpao.