Anche questo sabato in Italia in molti hanno protestato contro la certificazione
ROMA - «Saremo milioni». Il popolo dei no-Green Pass è tornato a manifestare oggi, come ormai avviene ogni sabato, in Italia contro la presunta «dittatura sanitaria» del Green Pass. I sogni trionfalistici della sedicente "resistenza", che ha aperto anche ufficialmente la raccolta firme per il referendum abrogativo contro il certificato verde, si sono infranti però con la realtà, fatta di sparuti gruppetti di manifestanti in qualche piccola città a sit-in con poche centinaia di persone o qualche migliaio a Roma, Milano e Torino.
Nella capitale gli attivisti, orfani di Piazza del Popolo (occupata dal comizio elettorale di Giorgia Meloni ed Enrico Michetti), si sono ritrovati in piazza SS Apostoli, a due passi da piazza Venezia. Ha provato a unirsi anche la frangia di Forza Nuova, che però ha dovuto optare per il Pantheon dopo essere stata respinta dall'organizzazione.
A Milano, invece, ha sfilato un corteo di protesta, non autorizzato, in direzione Duomo, la piazza che non è stata concessa dalla Questura. Al grido di "libertà, libertà" e al suono di fischietti e trombette, i manifestanti - qualche centinaia - sono stati dirottati nelle strade limitrofe, per poi dirigersi verso la sede della Rai.
Dietro lo striscione "Uniti per la libertà di scelta", hanno sfilato invece i "no-Green Pass" di Torino, con anarchici e antagonisti alla testa del corteo. Durante la manifestazione è stato insultato e minacciato anche un operatore della Rai.
E proprio oggi è cominciata la raccolta firme per il referendum per l'abrogazione del certificato verde che vede, nel comitato dei Garanti, anche l'ex direttore di Rai 2 Carlo Freccero: quattro i quesiti referendari che riguardano altrettanti decreti legge che si vogliono cancellare.
Manifestazioni e proteste a parte, la cronaca registra le ennesime dichiarazioni choc contro vaccini e certificati. L'ultima, in ordine di tempo, è della consigliera comunale della maggioranza di centrodestra di Bassano del Grappa, Ilaria Brunelli. «Preferisco morire di Covid che piegarmi al vostro ricatto», ha detto parlando dei vaccini.
A Ferrara, invece, un preside ha pubblicato un post che rievoca Auschwitz, con tanto di fotomontaggio dell'ingresso ai campi di sterminio e la scritta "Il Green pass rende liberi", mentre nelle chat vengono diffuse immagini del premier Mario Draghi con baffetto e divisa di Hitler.
Intanto, dopo l'estensione dell'obbligo del Green Pass a tutti i lavoratori, vari hub segnalano un'accelerazione delle vaccinazioni. E, in serata, è lo stesso generale Francesco Paolo Figliuolo, il commissario straordinario per l'emergenza, a certificare il trend.
«A livello nazionale - ha detto - si è verificato un incremento generalizzato delle prenotazioni di prime dosi tra il 20% e il 40% rispetto alla scorsa settimana. Inoltre, oggi, si è riscontrato un aumento del 35% di prime dosi rispetto alla stessa ora di sabato scorso».
Bisogna aspettare, ha precisato il generale, per capire se il dato si consoliderà «in maniera strutturale», ma intanto «a oggi 40'850'892 cittadini hanno completato il ciclo vaccinale, pari al 75,64% della platea di over 12».