È la prima volta che la stessa città ospita le due versioni dei giochi. E le sfide non mancano.
Alcuni palazzetti sono stati riconvertiti, altri sono stati creati da zero. Ma la neve dovrà essere sparata dai cannoni.
PECHINO - Dal 4 al 20 febbraio Pechino accoglierà le olimpiadi invernali, quattordici anni dopo aver ospitato quelle estive. È la prima volta che una città ospita le due versioni delle olimpiadi. E questo ha spinto gli organizzatori a rivedere parte delle strutture già utilizzate nel 2008, e a far fronte a nuove tipologie di problemi, come la neve, non proprio abbondante a Pechino.
Dalla piscina al curling - Visti i costi di realizzazione delle strutture dedicate alle gare olimpiche, uniti alla visione di una maggiore sostenibilità, Pechino ha deciso di riconvertire per le olimpiadi invernali cinque palazzetti già utilizzati per quelle estive.
La piscina in cui Michael Phelps ha vinto ben otto medaglie d'oro nel 2008 è stata quindi trasformata in una pista di curling, riporta la Bbc. Il Water Cube, una delle iconiche strutture utilizzate nelle gare di nuoto, tuffi e nuoto sincronizzato nel 2008 è così stata trasformata per ospitare i giocatori di curling. Le modifiche effettuate permetteranno di trasformare il palazzetto in base alle stagioni: d'estate rimarrà una piscina, mentre d'inverno verrà ricoperto di ghiaccio. In fondo, sempre di acqua si tratta.
Le gare di pattinaggio artistico e lo short track si svolgeranno al Capital Indoor Stadium, utilizzato per giocare a pallavolo durante le olimpiadi estive.
Per quanto riguarda invece l'hockey su ghiaccio, saranno due le sedi prescelte: il National Indoor Stadium, che nel 2008 aveva ospitato le gare di ginnastica ritmica, trampolino e pallamano, e il Wukesong Sport Center, dove si tenevano le partite di basket.
Un altro spazio che verrà riutilizzato sarà il Bird's Nest, che ospiterà ancora una volta le cerimonie di apertura e chiusura.
All'interno del Parco Olimpico è stata costruita una nuova sede, il National Speed Skating Oval, sul terreno in cui in precedenza si era giocato a hockey su prato e tiro con l'arco.
Si scia senza neve - Per quanto riguarda invece le gare di sci e snowboard, si svolgeranno in due luoghi separati, a un'ora di treno da Pechino. Ma tra le sfide più impegnative c'è la neve. Le temperature invernali della capitale non sono particolarmente rigide, e la stagione è piuttosto secca. Zhangjiakou, che ospita la maggior parte delle gare sugli sci e in snowboard, ha una media di 20 centimetri di neve all'anno. La situazione è addirittura peggiore nell'altra sede dedicata agli sport invernali, Yanqing, dove la media scende a 5 centimetri. Ma questo non ha intimorito gli organizzatori, che sono pronti a ricorrere ai cannoni per creare neve artificialmente. Lo stesso metodo era già stato utilizzato a Pyeongchang e Sochi.
Gareggiare in entrambe le olimpiadi - Nella storia ci sono già stati atleti che hanno deciso di gareggiare in due edizioni diverse dei giochi, sia quelle invernali che quelle estive (ovviamente in sport differenti). In totale sono ben 128, ma soltanto 5 sono riusciti ad ottenere una medaglia in entrambe le edizioni. Tuttavia il canadese Vincent de Haitre vuole stabilire un nuovo record: dopo aver partecipato alle olimpiadi estive di Tokyo nelle gare di ciclismo su pista gareggerà a quelle invernali di Pechino nel pattinaggio di velocità, il tutto ad una distanza di appena 180 giorni (solitamente passano circa due anni tra le due edizioni dei giochi, ma la pandemia ha fatto ritardare i giochi di Tokyo). È il primo atleta a partecipare alle due edizioni con così poco tempo di preparazione tra una gara e l'altra, anche se prima del 1992 le due edizioni si svolgevano lo stesso anno.