Dmitri Medvedev minaccia il presidente ucraino sul Telegram dopo "l'attacco terroristico"di oggi.
MOSCA - «Dopo l'attacco terroristico di oggi, non ci sono altre opzioni se non l'eliminazione fisica di Zelensky. Non è nemmeno necessario firmare l'atto di resa incondizionata. Anche Hitler, come sai, non l'ha firmato». È la minaccia rivolta su Telegram al presidente ucraino dal vicepresidente del consiglio di sicurezza russa Dmitri Medvedev. Già la Duma, nel pomeriggio, aveva utilizzato toni forti auspicando che la Russia usi «armi capaci di fermare e distruggere il regime terrorista di Kiev».
Mosca ricordiamo, accusa l'Ucraina di aver tentato di attaccare il Cremlino con due droni nonché di aver tentato di assassinare il presidente Vladimir Putin a pochi giorni dal Giorno della Vittoria che viene celebrato il 9 maggio in Russia. Da parte sua Kiev nega categoricamente di essere implicata nella vicenda. «Non abbiamo nulla a che fare con gli attacchi con i droni al Cremlino», ha dichiarato Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky,