Alcune settimane fa si sono riversati in mare sei container pieni di plastiche e microplastiche, che ora minacciano spiagge e vita marina
OVIEDO - La Procura dell'Ambiente ha aperto un'inchiesta in Spagna sulla marea di milioni di microplastiche che ha investito le coste della Galizia dopo la perdita in mare, nei giorni scorsi, di almeno sei containers contenenti il materiale plastico dalla nave 'Tucanao', battente bandiera di Liberia, partita da Algeciras (Cadice), mentre si trovava in acque portoghesi. Lo segnalano fonti giudiziarie anticipate da radio Cadena Ser.
La decisione dopo che sono stati recuperati sulle spiagge delle Rias Baixas e degli estuari di Muros e Noia in Galizia «grandi quantità» di palline di plastica, in sacchi da 25 chili con il nome di un'impresa con sede in Polonia, parte del carico nei container finiti in mare.
Lo scorso fine settimana l'assessore all'Ambiente della Galizia, Alfonso Villares, ha confermato che le microplastiche portate dal mare sono già comparse anche su spiagge delle Asturie e del Mar cantabrico, sulla costa nord-occidentale della penisola iberica. La giunta galiziana ha attivato il 5 gennaio un piano di anti-inquinamento di livello 1, per episodi di piccola gravità, che non consente l'intervento di mezzi anti-inquinamento statali.
Le associazioni ambientaliste, mobilitate nella pulitura dei litorali, avvertono del «grave rischio per la salute» se le microplastiche non saranno raccolte dal mare e dalle spiagge, poiché «finirebbero nella nostra catena alimentare, ingerite dalla fauna marina», oltre a inquinare l'ecosistema e minacciarne la biodiversità.
Oggi, inoltre, il governo della regione spagnola delle Asturie (nord) ha attivato il livello 2 di allerta per inquinamento marittimo: una decisione che, come si legge di una nota, consente l'intervento dello Stato per contribuire alla gestione di questa emergenza.
Nelle Asturie, i tecnici hanno infatti rilevato, nelle ultime 24 ore, un aumento delle zone di costa colpite dalla presenza di pellet in plastica: motivo che ha spinto a predisporre un «ampliamento» dei «mezzi umani e tecnici» a disposizione per limitare i danni ambientali legati all'incidente.
Al momento, la decisione di chiedere l'intervento dello Stato non è invece stata presa dal governo regionale della Galizia, in mano al Partito Popolare. Nelle Asturie governano invece i socialisti, che sono anche formazione maggioritaria dell'esecutivo centrale. Ieri sera, la ministra per la Transizione Ecologica Teresa Ribera ha garantito la disponibilità del governo ad «aiutare» sia le Asturie che la Galizia.