Una delle giornaliste coinvolte, Jennifer Jacobs, sarebbe stata licenziata
NEW YORK - L'agenzia Bloomberg ha preso misure disciplinari contro alcuni dei suoi giornalisti per aver «prematuramente» pubblicato anticipazioni sullo storico scambio di prigionieri tra Stati Uniti e Russia. «Avrebbero potuto mettere in pericolo l'incolumità degli americani rilasciati», ha scritto in una mail allo staff il direttore John Micklethwait.
Non è chiaro quanti reporter siano stati coinvolti nella vicenda ma a quanto pare almeno una di loro, l'inviata alla Casa Bianca Jennifer Jacobs, è stata licenziata: un raro episodio in cui un giornalista è stato punito per aver pubblicato uno scoop importante presumibilmente revisionato dai suoi superiori prima di esser messo in rete.
«Anche se per fortuna la nostra storia sul rilascio del giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich e degli altri prigionieri non ha avuto conseguenze negative, è stato un chiaro esempio di violazione degli standard editoriali che hanno reso la nostra redazione così apprezzata nel mondo», ha scritto Micklethwait.
L'articolo della Bloomberg era uscito alle 7:41 ora di New York mentre un aereo da Mosca con a bordo gli americani era in volo per Ankara dove sarebbe avvenuto lo scambio di prigionieri. Pochi minuti dopo, un giornalista della testata aveva scritto su X: «È stato uno dei più grandi onori della mia carriera aver contribuito a questa notizia». Il messaggio era stato successivamente cancellato.
Lo scoop della Bloomberg aveva provocato l'ira di altri giornali tra cui il Wall Street Journal che, evidentemente coinvolto in prima persona nello scambio, aveva mantenuto l'embargo fino al completamento della complessa operazione diplomatica.