Il loro obiettivo? «Uccidere quanti più miscredenti possibile»
PARIGI - Due uomini sono stati incriminati oggi a Parigi per associazione a delinquere a finalità terroristica e possesso di prodotti esplosivi e poi posti in custodia cautelare. Lo ha riferito la procura nazionale antiterrorismo (Pnat), confermando le informazioni di Rtl e Le Parisien. Un terzo uomo è stato incriminato e posto sotto controllo giudiziario, sempre secondo la stessa fonte.
La stampa francese riferisce che i tre volevano compiere un attentato «imitando gli attentatori suicidi del Bataclan. Il loro piano per un'azione violenta era di farsi esplodere in un luogo pubblico, per uccidere quanti più miscredenti possibile».
L'emittente francese Rtl ha reso noto che il principale sospettato è un giovane di 19 anni residente a Dunkerque, nel Nord del Paese, che ha rivendicato online la sua appartenenza ai jihadisti dell'Isis. Durante la perquisizione a casa sua, gli investigatori avrebbero trovato un giubbotto fatto in casa imbottito di petardi collegati tra loro e un dispositivo di sparo.
Secondo Le Parisien l'uomo, avrebbe prestato giuramento di fedeltà allo Stato islamico e avrebbe preso in considerazione l'idea di attaccare un luogo pubblico. Il suo arresto ha portato alla detenzione di altre due persone a lui vicine. Uno di loro, 21 anni, è sospettato di avergli fornito un'arma falsa che ha esibito sui social network.
«Il mio cliente non è radicalizzato e non sposa alcuna teoria jihadista», ha detto a Rtl il suo avvocato Réda Ghilaci, ritenendo che «il reato di associazione per delinquere terroristica manca di rigore giuridico».