La risposta nella scatola nera: non subito. Le compagnie tedesche, ora, premono per 2 persone in cabina
PARIGI - Hanno capito che stavano per morire? Al di là dei dettagli, aridi e tecnici, distribuiti con precisione dalle autorità francesi sugli ultimi terribili minuti di vita dell'airbus della Germanwings, è questa la domanda che nasce spontanea non appena si chiariscono i dubbi su quanto accaduto lassù sulle Alpi. Non subito. "Le urla dei passeggeri si possono sentire pochi attimi prima dell'impatto dell'aereo", rivela il procuratore di Marsiglia Brice Robin. "La morte è stata immediata, istantanea".
L'assurdo dura otto minuti. I dati audio della scatola nera rivelano infatti che il capitano Patrick Sonderheimer, dopo aver bussato alla porta della cabina di pilotaggio, chiama più volte il collega, pregandolo di farlo entrare. Una scena surreale, che contrasta con "l'assoluto silenzio" che regna in cabina, accompagnato solo dal respiro ritmico e a quanto pare regolare di Andreas Lubitz.
Nelle fasi finali anche i controllori di volo cercano di mettersi in contatto con i piloti dell'airbus: ma dalla cabina non c'è nessuna risposta: solo il respiro di Lubitz. Intanto il comandante non smette di chiamare il collega e tenta l'impossibile: forzare la porta blindata della cabina. "Si capisce che sta cercando di abbatterla", precisa il procuratore. Ed è a questo punto che probabilmente tutto cambia.
Già perché l'airbus A320 non è un aereo enorme ed è dunque impossibile che i passeggeri - perlomeno quelli seduti nelle prime file del velivolo - non abbiano notato i tentativi disperati di Sonderheimer. L'audio registrato in cabina - stando a quanto riportato dalle autorità francesi - su questo punto non getta luce. Forse gli assistenti di volo sono comunque riusciti a tenere calmi i passeggeri: tra di loro c'erano tanti giovani - soprattutto 16 studenti di un liceo tedesco - e due neonati.
Ma è stato tutto vano: il comandante non ce l'ha fatta a forzare la porta e l'aereo ha continuato implacabile a perdere quota. Fino a che il panico ha preso il sopravvento e le grida sono state registrate dalle apparecchiature all'interno della cabina di pilotaggio.
"Perché?", si chiedeva il giorno della sciagura un cartello attaccato al liceo Joseph Koenig di Haltern am See, cittadina tedesca del Nordreno-Vestfalia, in cui studiavano i ragazzi tedeschi. La risposta alla fine è arrivata. E purtroppo porta con sé altri terribili interrogativi.
Le compagnie tedesche premono per 2 persone in cabina - Dopo la tragedia, intanto, in Germania tutte la grandi compagnie stanno pensando di introdurre la regola delle due presenze fisse in cabina di pilotaggio, che già esiste in altri Paesi. È quanto ha detto Matthias von Randow, a capo della federazione delle aziende del traffico aereo (Bdl) all'agenzia Dpa.
Domani la nuova regola dovrebbe essere discussa con l'autorità federale per il volo. Le compagnie, tra cui il gruppo Lufthansa, Air Berlin, Condor e TuiFly, vogliono ora una rapida introduzione. La regola varrà per Air Berlin "da domani", ha confermato un portavoce al quotidiano della compagnia al Rheinische Post.
Nella conferenza stampa di oggi il presidente di Lufthansa, Carsten Spohr, aveva ricordato che attualmente solo poche compagnie al mondo prevedono la regola delle due persone in cabina. "Certamente nessuno tra i nostri grandi concorrenti e non mi viene in mente nessuno in Europa", ha detto.