La Protezione Civile per ora ha identificato 227 vittime, dichiarato lo stato d'emergenza
E lunedì sulle macerie arriverà il tifone tropicale Grace con venti violenti e forti piogge.
PORT-AU-PRINCE - Continuano ad arrivare con il contagocce le informazioni da Haiti, oggi colpita da un importante scossa di terremoto (magnitudo 7.2). A venire interessata la regione sudoccidentale dell'isola.
Se di cifre ufficiali ancora non se ne fanno, imperversano invece sui social (soprattutto Twitter) video molto forti che ritraggono abitazioni collassate, muri spezzati e gente in fuga.
«La distruzione è stata sostanziale in molte regioni», ha confermato via Tweet il premier Ariel Henry in viaggio oggi nelle zone colpite, «ci sono anche molti morti. Sono vicino alle famiglie delle vittime». Nel pomeriggio è stato dichiarato lo stato d'emergenza nazionale.
Secondo la Protezione Civile, al momento le vittime accertate sono 227 mentre militi, soccorsi e semplici cittadini sono impegnati per il recupero di chi è rimasto schiacciato sotto le macerie.
Secondo molti osservatori è probabile che il conto totale delle vittime sarà elevato, anche se verosimilmente meno di quello del tragico sisma del 2010, di magnitudo 7.0 e che ha causato più di 200'000 vittime. Questo perché l'epicentro della scossa di oggi, a differenza di quella precedente, è più lontano dalle aree maggiormente popolose dell'isola.
Fra le città particolarmente vessate dal terremoto ci sono Les Cayes e Jérémie mentre la capitale Port-au-Prince avrebbe riportato solo danni minori. Anche la precedente allerta tsunami è rientrata, senza aver causato danni significativi.
Intanto le piogge e i forti venti del ciclone tropicale Grace dovrebbero arrivare a bagnare le macerie già da lunedì, un'eventualità questa che renderà i lavori di recupero ancora più annosi.