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IL PUNTOIl terremoto in Turchia, le bufale e i cospirazionisti (anche nostrani)

15.02.23 - 13:15
Cosa c'entra il sistema di ricerca HAARP con il sisma? Nulla. E vi spieghiamo il perché
Reuters
Il terremoto in Turchia, le bufale e i cospirazionisti (anche nostrani)
Cosa c'entra il sistema di ricerca HAARP con il sisma? Nulla. E vi spieghiamo il perché

Come l'evergreen delle scie chimiche e i chip contenuti nei vaccini anti-Covid. Nella galassia delle oscure cospirazioni, delle trame occulte e del "non ce lo dicono" c'è sempre spazio per nuovi trend. Ogni evento ne è, a sua insaputa, un potenziale ambasciatore. E il recente terremoto in Turchia e Siria non ha fatto eccezione.

Parallelamente alla cronaca dei fatti, a partire dal momento in cui si è verificata la prima scossa a oggi, si è diffusa di social in social una linea narrativa parallela che attribuisce la responsabilità del violentissimo terremoto al sistema HAARP, che sta per "High Frequency Active Auroral Research Program". Ma usare l'acronimo, come si evince dai suddetti post, fa più "brutto e cattivo".

Andiamo con ordine. E iniziamo proprio dalla tecnologia HAARP. Di cosa si tratta? Di un'installazione di ricerca costruita nel 1993, oggi situata in Alaska, per studiare gli strati più elevati dell'atmosfera. In particolare, viene studiato come si comportano i sistemi di navigazione, militari e civili, a quelle altitudini, in virtù di quelle che sono le loro caratteristiche. E questo mediante un impianto, composto da 180 antenne, dal 2015 gestito dall'Università dell'Alaska. In precedenza la struttura operava invece sotto l'egida dell'Areonautica e della Marina degli Stati Uniti. Si arriva quindi al punto della questione: può questa tecnologia causare quello che abbiamo visto in Turchia?

Un sistema che non esiste
La risposta, ovviamente, è no. Il sistema HAARP non possiede infatti la capacità di modificare le condizioni ambientali né tanto meno di provocare terremoti, come qualcuno - anche alle nostre latitudini - invece afferma o sembra credere. «La dotazione di ricerca del sito HAARP non può creare o amplificare disastri naturali», ha spiegato all'agenzia Reuters la direttrice del programma, Jessica Matthews.

La stessa agenzia ha quindi interpellato diversi esperti, ma il punto d'arrivo è sempre il medesimo. E possiamo ben riassumerlo con le parole di David Malaspina, ricercatore del Laboratorio per la fisica dell'atmosfera e dello spazio presso l'Università del Colorado di Boulder: «Non esiste un sistema che consenta a un trasmettitore AM di provocare un terremoto».

Non solo. Le onde radio di questo tipo, ha spiegato, riescono a penetrare il suolo a meno di un centimetro di profondità. Per tracciare un parallelo, il terremoto dello scorso 6 febbraio ha avuto origine a una profondità di circa 17 chilometri. La causa è stata individuata, come spiegato dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia italiano, nell'attivazione di una cosiddetta "faglia trascorrente". Due erano stati gli eventi sismici principali. Nel primo, ha spiegato l'INGV, «la placca anatolica si è spostata verso il Mare Egeo a ovest, come conseguenza della spinta da sud a nord della placca arabica, con un movimento trascorrente sinistro. Il primo terremoto ha causato uno spostamento stimato di tre metri circa del blocco anatolico».

... e poi perché?
Pensare quindi che questo possa essere stato innescato "a mano", e da migliaia di chilometri di distanza, richiede la stessa sospensione dell'incredulità che si concede di buon grado a un film di 007. Inoltre, al momento, ha sottolineato il professor Tishi Nishimura dell'Università di Boston, «non esiste una tecnologia che permetta di lanciare onde radio da terra per colpire con precisione una città». Punto e a capo.

Come detto, l'ombra di queste cospirazioni - che, lo ricordiamo, non sono nuove, ma sono del tutto prive di fondamento - hanno trovato facile cittadinanza anche su qualche bacheca social nostrana dove, da copione, vengono evocati «il controllo del clima», la presunta rappresaglia contro la Turchia perché «voleva uscire dalla Nato» e, più in generale, i soliti e perfidi ignoti che vogliono dominare il mondo. Insomma, all'appello sembra davvero mancare solo James Bond.

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