L'esercito israeliano conferma la morte del comandante della Brigata Khan Younis durante il bombardamento di sabato
TEL AVIV - L'esercito israeliano ha annunciato che nel raid di ieri a Mawasi «è stato colpito e ucciso il comandante della Brigata Khan Younis di Hamas Rafaa Salameh» che si trovava nello stesso luogo del capo delle Brigate Qassam Mohammed Deif, anche lui obiettivo dell'attacco.
Fino a oggi la sorte di Salameh non era data per certa e lo stesso premier Benjamin Netanyahu non aveva potuto confermare la sua morte nel raid. «Salameh - ha detto l'Idf - era uno dei più stretti collaboratori di Deif e una delle menti del massacro del 7 ottobre».
La notizia era già stata data dal giornale in lingua araba - ma di base a Londra - 'al-Sharq al-Awsat', che aveva citato fonti non specificate di Hamas.
🔴ELIMINATED: Rafa’a Salameh, Commander of Hamas’ Khan Yunis Brigade
— Israel Defense Forces (@IDF) July 14, 2024
Salameh was one of the masterminds behind the Oct. 7 massacre and commanded over plans for the development of tunnels in the Khan Yunis Brigade.
Additionally, he took part in combat support operations and… pic.twitter.com/ZsGxSqNEMz
«L'eliminazione di Salameh - hanno aggiunto l'Idf e lo Shin Bet - danneggia in modo significativo le capacità militari di Hamas». Le stesse fonti hanno poi ricordato che Salameh si era unito ad Hamas all'inizio degli anni '90 ed è stato nominato comandante del battaglione Khan Yunis di Hamas sotto il comando di Sinwar.
A lui - hanno aggiunto - è spettato «un ruolo significativo nel rapimento del soldato Gilad Shilat». Nel 2016 diventato comandante della Brigata Khan Yunis, Salameh «è stato responsabile di tutti i razzi lanciati dall'area di Khan Yunis verso il territorio israeliano».