Il titolo viene scambiato questa mattina a 4.26 franchi. Dall'inizio dell'anno ha perso il 48%
Il portale Inside Paradeplatz parla di una «banca in piena lotta per la sopravvivenza». A pesare sulla situazione sono le voci di mercato su un nuovo aumento di capitale.
ZURIGO - Credit Suisse crolla ai minimi di sempre in borsa: le azioni della grande banca sono arrivate oggi a perdere sino all'8% sul mercato di Zurigo, con il titolo che ormai vale poco più di 4 franchi. A pesare sono le voci relative a un prossimo aumento di capitale, che annacquerebbe significativamente il valore delle azioni in mano agli investitori.
Il titolo CS è stato scambiato stamani a un minimo di 4,26 franchi, in quadro generale di un mercato da diverse sedute in negativo, ma non in termini così eclatanti. A titolo di confronto UBS perde oggi circa l'1%.
Nell'ultimo mese l'azione CS ha lasciato sul terreno il 16% e dall'inizio dell'anno il 48%. Il punto più alto era stato raggiunto nell'agosto del 2000, con l'azione scambiata a 96,50 franchi. Era poi seguita una flessione sino a 19,10 franchi nel 2003, poi un nuovo balzo a 96,00 franchi nel 2007, immediatamente prima della crisi finanziaria. Da allora il titolo si è incamminato in una valle di lacrime, con una tendenza pressoché costante al calo. Nel 2015 il corso massimo ha sfiorato 29 franchi; poi 18 franchi nel 2018, 14 franchi nel 2020, 13 nel 2021 nonché meno di 10 franchi nel 2022.
Come noto Credit Suisse è impegnata in una revisione strategica delle sue attività. In questi giorni varie voci si rincorrono in relazione a quello che potrebbe accadere e a intervalli regolari vengono diffuse anche notizie non confermate relative a piani per la soppressione di migliaia di posti di lavoro. La banca si è sempre limitata a far sapere che i dettagli del suo piano di risparmio alla fine di ottobre, in concomitanza con i risultati del terzo trimestre.
Le difficoltà attuali - il portale Inside Paradeplatz non esita a parlare di una «banca in piena lotta per la sopravvivenza» - gettono un'ombra intensa su un'azienda di grande tradizione. Oggi in pratica in mani prevalentemente straniere, Credit Suisse - l'attuale ragione sociale del gruppo risale al 1997 - è infatti stato a lungo un simbolo della Svizzera moderna: la banca venne infatti fondata nel 1856 a Zurigo quale Schweizerische Kreditanstalt (Credito Svizzero, CS) da Alfred Escher (1819-1882), l'imprenditore che come noto ebbe un ruolo di primissimo piano anche nella costituzione di altri pilastri epocali elvetici quali il Politecnico federale e la ferrovia del San Gottardo.