Il progetto di Francesco Cecchini si è aggiudicato il successo alla manifestazione che premia l'innovazione ticinese
LUGANO - È la start-up Ecker Technologies con il progetto Gondola®, presentato da Francesco Cecchini, che grazie al voto della Giuria e a quello del pubblico presente in sala, rivelatosi decisivo, si è aggiudicata il premio da 50'000 franchi svizzeri della StartCup Ticino 2014, la competizione che intende premiare le idee imprenditoriali e i progetti più innovativi e promettenti ideati negli ultimi cinque anni nella Svizzera italiana. Inoltre, grazie alla collaborazione del CP Start-Up con lo Swiss Economic Forum, una delle principali piattaforme svizzere per l'imprenditorialità e l'innovazione, il vincitore e gli altri quattro progetti finalisti – DACSystem, FEMTOprint, Stagend.com e Swiss Medendi – parteciperanno alla finale dello Swiss Economic Award, la competizione che premia le migliori start-up a livello nazionale.
Ecker Technologies è la start-up ticinese che ha realizzato un innovativo dispositivo medico denominato Gondola® dedicato al trattamento dei disturbi di movimento di pazienti con malattie neurologiche, in particolare il morbo di Parkinson. Il dispositivo eroga una stimolazione plantare non invasiva di breve durata, con benefici durevoli (in media, da tre a cinque giorni dopo il trattamento). Tale dispositivo è stato realizzato per uso domiciliare da parte del paziente al fine di consentire il mantenimento dei benefici nel tempo.
Per l’edizione 2014, sono stati presentati 73 progetti, di cui 60 conformi al bando di concorso. Attraverso due selezioni successive, effettuate da altrettante giurie diverse per garantire la massima imparzialità, sono stati designati i 10 progetti che hanno potuto presentare la propria iniziativa imprenditoriale davanti alla Giuria ad-hoc della StartCup Ticino, composta da esperti svizzeri del mondo della nuova imprenditoria e dai rappresentanti dei due principali sponsor BSI e POSTA.CH. Questa Giuria ha ammesso alla finale le cinque idee imprenditoriali ritenute più interessanti. Il vincitore è stato quindi designato attraverso una votazione che ha coinvolto, grazie ad un sistema di e-voting, anche il pubblico presente in sala. Il voto espresso dal pubblico, che si è rivelato decisivo, ha pesato nel computo finale per un terzo, mentre quello della Giuria ad-hoc per due terzi.
Gli altri quattro finalisti che parteciperanno alla finale dello Swiss Econimic Award
DACSystem - DACSystem è l’unico e innovativo sistema che permette l’individuazione di singoli guasti, anche parziali, in un sistema di antenna complesso all’interno delle grosse e complesse torri di telecomunicazione (TV e RADIO). Il progetto è stato presentato da Pietro Casati (Lugano).
FEMTOprint - La FEMTOprint SA di Muzzano è una start-up con una tecnologia innovativa in grado di realizzare microdispositivi 3D trasparenti su misura, con funzionalità ottiche, fluidiche, meccaniche ed elettriche integrate. Un laser ed un bagno d’acido modificano in modo selettivo il substrato al suo interno realizzando direttamente il dispositivo, senza maschere o assemblaggi in camere bianche. La tecnologia polivalente è in grado di rispondere ai bisogni di molteplici settori industriali e della ricerca. Il progetto è stato presentato da Nicoletta Casanova (Lugano).
Stagend.com - L'animazione è la chiave del completo successo di un evento. Stagend.com permette di trovare e ingaggiare il giusto animatore per una festa da ricordare. Come succede con i siti di riservazione di hotel, Stagend.com elenca una grande quantità di artisti (band, dj, ensembles…) disponibili ad animare eventi come matrimoni, compleanni, cerimonie, eventi aziendali. Stagend.com è diventato il punto di riferimento per organizzatori, event planner o hotel alle prese con i propri bisogni o con i bisogni dei propri clienti. Il progetto è stato presentato da Marco Alberti e Martino Piccioli (Lugano).
SWISS MEDENDI - Swiss Medendi SA è la start up basata a Lugano che ha sviluppato un dispositivo medico rivoluzionario per prevenire i danni ai vasi e ai tessuti causati dall’infusione di chemioterapici e altri farmaci vescicanti. La tecnologia e il metodo sviluppati consentiranno di salvare e migliorare la qualità di vita di oltre 30 milioni di pazienti oncologici all’anno con un risparmio per i sistemi sanitari di almeno il 60%. Il team, già composto da scienziati e tecnici internazionali, verrà ampliato a breve con l’assunzione di personale locale. Il progetto è stato presentato da Shahar Tsabari (Lugano).