Si è fatto attendere il nuovo episodio della saga-kolossal spaziale di BioWare, ma ne sarà valsa la pena? Scopriamolo assieme
EDMONTON - È uno dei titoli più attesi di quest'anno "Mass Effect Andromeda", ultimo episodio della saga-kolossal da BioWare realizzata per Electronic Arts. E a ben donde: la prima trilogia era stata uno dei perni fondamentali dell'ultima generazione di console, aveva ridefinito il gioco di ruolo moderno osando molto e raccogliendo i frutti del proprio azzardo. Prima di poterlo stringere fra le mani abbiamo dovuto aspettare qualcosa come cinque anni.
Lo "Star Trek" dei videogiochi - Un azzardo, lo abbiamo chiamato. Già perché la decisione intrapresa dall'azienda canadese di spostare le meccaniche da sempre legate a spade e draghi nello spazio - fra pistole, fucili e astronavi - era effettivamente un rischio grande e grosso. Eppure dopo un primo episodio claudicante tutto ha trovato il suo equilibrio con "Mass Effect 2", vero e proprio pinnacolo della saga, più o meno confermato con la chiusura della saga nell'epico terzo capitolo. Come continuare da un finale apparentemente inequivocabile? Spostando il tutto un sacco di tempo dopo e... in un'altra galassia.
Viaggio della speranza - Sono passati 600 anni (e rotti) dall'assalto dei Razziatori alla Via lattea e ci svegliamo dal nostro sonno criogenico più lontani da casa quanto non potremmo. Facciamo parte de l'Iniziativa, un piano portato avanti dai popoli della nostra galassia per colonizzarne una tutta nuova, lontanissima da casa. A guidare questo "folle volo" è nostro padre, che ha il titolo di Pioniere (Pathfinder in lingua originale). Ma tutto quanto, è facile immaginarlo, andrà presto a scatafascio a causa di un'inedita minaccia aliena: i bellicosi Kett e una misteriosa anomalia siderale. Noi, nei panni di uno dei due gemelli Ryder (maschio o femmina) dovremo fare il possibile per salvare baracca e burattini.
Un'astronave che è un po' un'arca - Ai nostri comandi ci sarà un vascello spaziale tutto nuovo (addio Normandy, benvenuta Tempest) e un altrettanto sfavilante e variegato equipaggio. Come al solito ad accompagnarci sul campo di battaglia, e non solo, ci saranno sì umani ma anche alieni di razze familiari. Ve li ricordate le Asari, i Turian i Salarian e i Krogan? Se avete amato la saga originale siamo sicuri di sì. A questi si aggiungono anche gli autoctoni Angara, con tratti parzialmente felini. Anche a questo giro sarà possibile intrecciare relazioni sentimentali (e sessuali) con i nostri compagni di viaggio.
Il prezzo dell'ambizione - "Andromeda" mette nelle mani del giocatore una galassia di innumerevoli pianeti da colonizzare, tutti decisamente immensi e pieni di cose da fare. La formula dell'open world anche forse a causa di "The Witcher 3" e "Skyrim" sembra ormai inscindibile da quella del gioco di ruolo. Il problema di fondo è che nel troppo si perde quella bravura tutta BioWare di veicolare storie e personaggi. Insomma, è come diluire dell'ottimo sciroppo in un mare d'acqua. Personaggi e momenti degni di nota ci sono, eccome, ma finiscono per smarrirsi un po' nelle lande desolate e fra le manciate di comparse sbadilate qua e là per riempire.
La potenza è nulla, senza il controllo - A peggiorare le cose, poi, ci si mette il tragico comparto grafico e il fallimentare utilizzo dell'engine griffato EA Frostbite 3. BioWare già ci si era impratichita con il bel "Dragon Age: Inquisition" ma qui qualcosa dev'essere per forza andato storto. Sulla versione Playstation 4 da noi provata ci siamo trovati di fronte a un mezzo disastro: dalle texture imbarazzanti passando per le animazioni pseudo-robotiche fino a cali di framerate al limite del congelamento. Insomma, da mettersi le mani nei capelli. E anche su pc di buona gamma la faccenda rimane, per così dire, assai precaria.
Meglio lasciar parlare i fucili - Eppure di motivi per apprezzare "Andromeda" ce ne sono parecchi, uno su tutti: il sistema di combattimento. Adrenalinico, rapido, dinamico. È veramente una gioia per il joypad. Buona anche l'intelligenza artificiale di nemici e comprimari, sempre al posto giusto (o "sbagliato", nel caso degli antagonisti). Nutrito l'arsenale e veramente fichi i poteri biotici (una specie di magie) che permettono di effettuare spettacolari combo. Le missioni di assalto e conquista sono da giocare tutte d'un fiato e si avvicinano alla perfezione sparatuttesca di assi come la serie "Gears of War".
Futuro che è anche un po' presente - Bella anche la storia, epica e con i suoi doverosi misteri e colpi di scena, fra le pieghe della trama è difficile non cogliere i richiami all'attualità: dagli esodi di migranti, passando per l'Isis e il radicalismo (i kett) e la resistenza curda (gli Angara). "Andromeda", inoltre, ci aiuta a relativizzare e, per una volta, mette noi nei panni di quelli "alla deriva". Una scelta coraggiosa che finisce un po' per farsi azzoppare dalla già citata questione della stazza. Il nostro consiglio è uno: per quanto possibile tirate avanti ignorando il più possibile le missioni secondarie e puntate dritto al sodo. Ci sarà tempo più avanti, se lo vorrete, per tornare indietro e recuperare.
Un game che è "un tipo" - In conclusione "Mass Effect Andromeda" è un titolo zeppo di difetti, ma ha pure carattere da vendere, diverse qualità ed è comunque capace di farsi piacere (ai fan e non). Malgrado tutte le sue magagne, infatti, noi ci stiamo ancora giocando e con piacere. Ci ricorda per più di un motivo l'imperfetto ma magnetico primo episodio della trilogia originale. Da qui, se Ea lo vorrà, sarà solo possibile migliorare.
VOTO: 8
"Mass Effect Andromeda" è disponibile per Playstation 4 (versione provata), Xbox One e Pc Windows.