Un contributo di Annamaria Gélil-Ghirlanda, ex direttrice di Scuola media
Quando si parla di livelli nella scuola media, sembrano esserci due partiti opposti: coloro che li vogliono superare e coloro che li vorrebbero moltiplicare per favorire, a loro dire, l’orientamento degli allievi. Provo a esprimere qualche riflessione, frutto della lunga esperienza di lavoro, che ho maturato appunto nella scuola media.
Parto dall’orientamento: per ragazzi di 12, 13 anni (fine seconda media) non mi sembra si possa parlare di vero e proprio orientamento, ma di attività volte alla conoscenza di sé. Quindi non ha molto senso nell’insegnamento separare gli allievi in ipotetici gruppi di simili; ha invece molto senso lasciare che tutti incontrino gli altri, tutti gli altri, e si misurino con loro. Separare i percorsi non favorisce affatto lo sviluppo di attitudini e interessi, significa solo mandare un messaggio di scarso valore a quelli non ammessi a un corso “alto”.
La scuola media non è proprio il posto giusto per offrire più percorsi in tutte le materie, non lo è perché non è il momento giusto per i suoi giovani allievi.
La scuola media non ha il compito di stilare graduatorie di allievi, ma di sostenere lo sviluppo personale di tutti, valorizzandone le individualità.
Tutta la scuola media dovrebbe essere, a mio parere, un periodo di vita comune, dove confrontarsi con tutti i tipi di personalità, comportamenti e abitudini, dove creare cittadinanza.
È d'altronde riconosciuto che la scuola obbligatoria deve dare a tutti, oggi, una base comune di conoscenza il più avanzata possibile, non più solo un’alfabetizzazione primaria; è un elemento di acculturazione comune e ciò non si ottiene certo selezionando precocemente.La specializzazione verrà dopo e il Ticino offre numerosi percorsi di formazione secondaria di qualità.
Superare i “livelli”, quindi e non moltiplicarli e neppure offrire una serie di opzioni che il più delle volte spingerà a una scelta al ribasso è la via corretta verso una scuola dell’obbligo efficace e rispettosa dei bisogni e degli interessi degli allievi.