Ode a "Odi" (e a un gran Meillard)
«L’argento di Loïc rende tutto più speciale».
COURCHEVEL / MÉRIBEL - «Non mi aspettavo di vincere, Marco (Schwarz, ndr) aveva sciato così bene nella prima manche… Ha però commesso qualche errore nella seconda, e questo mi ha aiutato a raggiungere l’oro».
Sereno, soddisfatto, quasi sorpreso, Marco Odermatt si è mostrato più che sorridente davanti ai microfoni dopo aver vinto due gare nella per lui indimenticabile rassegna iridata di Courchevel e Méribel. «Le due medaglie conquistate, i due ori, sono per i miei tifosi, che sono fantastici. Mi hanno seguito qui, insieme con la mia famiglia e i miei amici… Sono incredibili. Sono felice. Oggi è stato più facile perché, beh avevo già un oro nella camera d’hotel. Ma è stato comunque emozionante. Le sensazioni provate in discesa sono però state maggiori. Quel successo è stata una sorpresa per me, per tutti. Il fatto poi che in gigante Loïc sia riuscito ad arrivare all’argento rende tutto ancora più speciale».
Alle spalle dei due rossocrociati si è piazzato l’austriaco Marco Schwarz, che dopo una prima manche stellare sembrava poter mettere le mani sul titolo.
«Sono soddisfatto - ha raccontato il 27enne - ho fatto un paio di errori nella seconda manche che non vanno commessi a questo livello. C’era un po’ più pressione del solito; io ho provato a rimanere concentrato su quello che dovevo fare e sul farlo al meglio. “Odi” sta dominando il gigante da due anni, ha meritato questa medaglia, gli va riconosciuto».