NBAIl cervello si spegne: il campione si ritira

CLEVELAND - Una carriera di altissimo livello si è interrotta per “cause di forza maggiore”. Non il classico infortunio, ma qualcosa di altrettanto serio: un problema mentale. Si parla di Ricky Rubio, uno dei giocatori spagnoli più forti dell’ultima generazione, un campione capace di eccellere già da giovanissimo con lo Joventut Badalona e con il Barcellona prima di fare il salto (ad appena 20 anni) in NBA. Oggi 33enne, tra i big nordamericani l’iberico è stato grande protagonista con i Minnesota Timberwolves e gli Utah Jazz prima di vivere esperienze a Phoenix, Indianapolis e Cleveland. E proprio in Ohio ha deciso di chiudere, rescindendo il contratto in essere con i Cavaliers, perché non più capace di trovare equilibrio tra la sua vita e il parquet.

“Quella del 30 luglio è stata una delle notti più dure della mia vita - ha scritto sui social l’ex cestista - La mia mente è finita in un buco nero. Sapevo che stavo andando in quella direzione, ma non avrei mai pensato di non avere il controllo della situazione. Il giorno seguente ho deciso di chiudere la mia carriera da professionista. Un giorno, quando sarà il momento giusto, vorrei condividere la mia esperienza con voi così da aiutare altri che si trovano in una situazione simile. Fino ad allora mi piacerebbe tenere privato tutto ciò, per rispetto per la mia famiglia e per me stesso. Sto ancora lavorando sulla mia salute mentale. Sono però orgoglioso di dire che oggi sto molto meglio e che miglioro ogni giorno”.