Nicola Bignotti: «Mi sarebbe piaciuto chiudere con la quinta salvezza, ora mi dispiacerebbe finire con una relegazione».
Il dirigente, nonostante la retrocessione, non ha nulla da rimproverare a Raineri e ai suoi collaboratori: «Tutto il nostro staff ha fatto un grande lavoro».
CHIASSO - Frustrazione e tanta amarezza. Retrocesso nonostante i 36 punti raccolti e la vittoria contro lo Xamax nell’ultima giornata, il Chiasso ha vissuto una notte intensa e si lecca ancora le ferite. Arrivati all’ultimo round con l’obbligo di firmare un’autentica impresa, i momò di Raineri ci hanno provato con cuore e coraggio, ma il 2-1 finale non è bastato.
«C’è grande rammarico per come è finita - interviene Nicola Bignotti, direttore generale rossoblù - Retrocedere in questo modo, solo per differenza reti dopo aver battuto e "agganciato" una squadra come lo Xamax che spende più del doppio di noi, lascia un'enorme delusione».
La lunga rincorsa dei rossoblù, che in extremis hanno cercato di evitare la relegazione, si è resa necessaria dopo un avvio di stagione decisamente complicato.
«Purtroppo in settembre siamo partiti un po’ al "rallenty", ma non abbiamo mai mollato. Un girone di ritorno straordinario non è bastato».
Il dirigente non ha nulla da rimproverare a Raineri e ai suoi collaboratori.
«Il nostro staff, a partire dal mister fino ai massaggiatori e ai magazzinieri, ha fatto un grande lavoro. Ci è sempre stato riconosciuto. Questa notte ho finito alle 2.30 di rispondere ai messaggi di chi ci è stato vicino e ha visto tutto il lavoro svolto».
La squadra ci ha provato fino alla fine. Bignotti ha già parlato con il gruppo?
«Ai giocatori non ho ancora parlato, perché non mi piace dire frasi scontate. I più esperti hanno confermato di poter dare ancora tantissimo al calcio, mentre i giovani hanno dimostrato le loro qualità. Sono convinto che potranno confrontarsi anche con altri palcoscenici e togliersi in futuro delle belle soddisfazioni».
A fine partita i giocatori sono usciti dal campo in un’atmosfera di commozione generale. C’era delusione, ma non c’è stata contestazione.
«Ci voleva coraggio per contestare i giocatori dopo la prestazione di ieri. Ci aspettiamo sempre di tutto, ma oggettivamente sarebbe stato impossibile.
Ora, il futuro del club e quello dello stesso Nicola Bignotti, è tutto da definire.
«Adesso ci prendiamo una settimana di pausa, poi parlerò con la proprietà che - sottolineo - è una garanzia e una certezza. Con questa proprietà il Chiasso è tranquillo».
Bignotti vuole rimanere per riportare subito i momò in Challenge?
«Questa mattina ne parlavo con Raineri. Personalmente mi sarebbe piaciuto chiudere con la quinta salvezza. Allo stesso tempo mi dispiacerebbe finire con una retrocessione...».