L'arcivescovo di Siena Paolo Lojudice ha fatto visita a Zanardi in ospedale
«Nei medici ho letto una vena di positività, Alex ce la potrebbe fare».
SIENA - Emergono nuovi dettagli sullo stato di salute di Alex Zanardi, otto giorno dopo il violento incidente che lo ha visto coinvolto. A rivelarli è monsignor Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena, il quale si è recato personalmente all'ospedale "Le Scotte" dove è ricoverato il 53enne bolognese.
«Alex è una persona di grande levatura, di grande coraggio, e dopo i primi giorni dall’incidente ho chiesto ai medici di potergli fare visita - le sue parole a "Il Giornale" - Sono potuto restare da solo con lui per qualche minuto, ho recitato una preghiera, ho dato una benedizione e affidato la sua vita alla misericordia di Dio. Nei medici ho letto una vena di positività, Alex ce la potrebbe fare. Sono fiduciosi, anche se il trauma è stato fortissimo. Le condizioni sono molto critiche, l’urto ha colpito violentemente la testa ma gli altri organi non hanno subito danni. La fortuna, nella disgrazia, è che la testa si sia rotta e non sia scoppiata dall’impatto. Sarebbe morto sul colpo. Alex ha riportato un fortissimo trauma cranico, è già un miracolo che sia vivo».
Zanardi nella sua vita è stato abituato a combattere. Non va dimenticato che si è sempre ripreso dopo 16 operazioni e 7 arresti cardiaci. «Ha un occhio coperto e l’altro ancora tumefatto. Ho avuto la sensazione di avere di fronte un uomo che combatte per la vita, un lottatore, un uomo che ha ancora voglia di vivere e di continuare a combattere, un combattente che ha preso un sacco di colpi in faccia ma continua a lottare. Il suo fisico lo aiuta, un fisico da atleta, robusto, massiccio, con una bella muscolatura. Forza Alex. Tornerò a trovarti. Continuo a pregare per te», ha concluso l'arcivescovo di Siena.