Bagnaia, Martin, Bastianini: e battaglia fu
Punticini, ambizioni e rabbia
SPIELBERG - Dieci alle spalle, altrettanti davanti, quelli decisivi per scrivere il proprio futuro. La MotoGP inizia il girone di ritorno sulla pista più corta ma non per questo meno affascinante: il Red Bull Ring.
Dici Zeltweg e pensi a grandi battaglie, spesso risolte al fotofinish. Andrea Dovizioso due volte contro Marc Marquez, sopra tutte, ma anche Miguel Oliveira bravo ad avere la meglio nel triello all’ultima curva con Pol Espargaró e Jack Miller. O finali completamente pazzi, come Brad Binder coraggioso e anche fortunato a resistere con gomme da asciutto sotto l’acqua dei giri finali nel 2021, nel weekend dell’addio annunciato di Valentino Rossi.
Quanto al capitolo fughe solitarie, beh, chiedere per conferma a Francesco Bagnaia, che lo scorso anno nella pista-salotto della Red Bull fece il bello e il cattivo tempo, devastante in qualifica come nella Sprint e nel GP, chiuso con oltre 5” sullo stesso Binder. Ha sempre amato le dieci curve del Ring, Pecco, che ha vinto nell’ultima stagione, ha vinto nel 2022, ha chiuso dietro Binder nel 2021 e adesso…
Dopo aver fatto poker tra Montmelò, Mugello, Assen e Sachsenring, il torinese ha mancato il pokerissimo a Silverstone, terzo la domenica dopo essere caduto il sabato nella Sprint. Un mini inciampo nel fine settimana magico di Enea Bastianini, primo in entrambe le gare, con un Jorge Martin che ha dimostrato di essersi lasciato alle spalle le scorie negative della scivolata a due giri dalla fine in Germania, per portare a casa due secondi posti che, ora che inizia il girone di ritorno, lo hanno rimesso in testa alla classifica. Zeltweg, incidentalmente, è stata la pista dove nel 2021, al suo debutto in MotoGP, conquistò con la Ducati della Pramac la sua prima vittoria in classe regina.
E se Bagnaia in Austria va a caccia del terzo successo consecutivo, cosa che gli permetterebbe di agganciare Andrea Dovizioso come più vittorioso in quel della Stiria (ma al Dovi non riuscirono tre successi di fila), Martin si presenta carico a mille, arrabbiato nel modo giusto nei confronti della Ducati per averlo scaricato e convinto di potersela giocare ancora una volta.
I tre punti tra i due sono un nulla, e considerando i 37 assegnati ogni weekend, non sono tanti neppure i 49 di Bastianini, che se confermerà di riuscire a partire sin dal venerdì con il passo giusto, rischia di diventare un pericoloso terzo nella caccia al trono. Ma per la concretezza e costanza che mostra sempre di più, e soprattutto per come, dopo una battuta d’arresto riesce a tornare più forte di prima, è Bagnaia l’uomo forte del Ring. Lo confermerà anche questa volta?