Il portabandiera dell'Irlanda non ha potuto partecipare alla cerimonia di chiusura dopo aver nuotato 10km nel fiume francese.
La risposta degli organizzatori delle Olimpiadi: «La qualità dell’acqua nel giorno della maratona di nuoto maschile è stata considerata molto buona...»
PARIGI - Non c'è pace per la Senna. Le acque inquinate del fiume francese hanno infatti mietuto un'altra "vittima", in occasione dei Giochi Olimpici che hanno recentemente avuto luogo a Parigi.
Il portabandiera dell'Irlanda - ovvero Daniel Wiffen - non ha potuto prendere parte alla cerimonia di chiusura, poiché è finito in ospedale per curare gli effetti di un virus. Nella giornata di domenica il vincitore della medaglia d'oro negli 800m e di quella di bronzo nei 1'500m, è infatti stato ricoverato d'urgenza, dopo aver partecipato alla "maratona" maschile di 10km di nuoto nella Senna. «Grazie a tutti coloro che mi hanno contattato», sono state le parole del nuotatore su "X". «Sono davvero deluso di aver perso l’opportunità di essere il portabandiera domenica sera. Sono dovuto andare in ospedale dato che non stavo bene a causa di un virus per il quale sono in cura, ma ora mi sento meglio».
La risposta degli organizzatori delle Olimpiadi: «Auguriamo a Wiffen una pronta guarigione», si può leggere in una nota. «Non siamo a conoscenza di legami accertati tra la malattia e la qualità dell’acqua della Senna. La qualità dell’acqua nel giorno della maratona di nuoto maschile è stata considerata “molto buona” o “eccellente” in tutti e quattro i punti di test e ben entro le soglie stabilite da World Aquatics».