Si tratta di capire se la Svizzera avrebbe potuto procurarsi un accesso agevolato al vaccino di Moderna.
Stando a un articolo pubblicato l'11 marzo scorso dai giornali del gruppo Tamedia, la Confederazione avrebbe potuto allestire una propria linea di produzione del vaccino contro il Covid nell'azienda Lonza in Vallese.
BERNA - La Commissione della gestione del Nazionale (CdG-N) esaminerà i contatti intercorsi nella primavera del 2020 tra le autorità federali e l'azienda Lonza in merito alla produzione di vaccini a Visp (VS).
Si tratterà di capire se la Svizzera avrebbe potuto procurarsi un accesso agevolato al vaccino di Moderna.
Nell'ambito dell'ispezione relativa alla gestione della pandemia da Covid-19, la CdG-N ha deciso all'unanimità di approfondire la questione dei contatti tra Confederazione e Lonza, si legge in una nota odierna dei servizi del Parlamento. Una sottocommissione competente del DFI/DATEC procederà agli accertamenti necessari, esaminerà la documentazione riguardante il caso e, nel corso delle prossime sedute, sentirà le varie parti coinvolte.
Fare chiarezza - Si intende innanzitutto accertare i fatti e fare chiarezza sulle riflessioni strategiche condotte a suo tempo dal Dipartimento federale dell'interno (DFI) e dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).
La sottocommissione competente si riserva altresì la possibilità di informarsi riguardo ad altri aspetti gestionali legati alla strategia vaccinale (in particolare il caso del sito web "lemievaccinazioni.ch"). Al termine dei lavori, la CdG-N informerà nuovamente l'opinione pubblica.
Opportunità persa? - Stando a un articolo pubblicato l'11 marzo scorso dai giornali del gruppo Tamedia, la Confederazione avrebbe potuto allestire una propria linea di produzione del vaccino contro il Covid nell'azienda Lonza in Vallese. Questa opportunità sarebbe stata scartata perché la base giuridica per investire in una produzione statale di vaccini avrebbe dovuto essere adattata, stando ai giornali.
In seguito all'articolo, il PLR ha chiesto chiarimenti al Consiglio federale sulla rinuncia alla produzione di vaccini in Svizzera e, se necessario, l'istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta che dovrebbe indagare sulle circostanze.
Dal canto suo, il ministro della sanità Alain Berset al termine di una seduta del Consiglio federale, aveva dichiarato ai media che nei rapporti della Confederazione con Lonza non si era mai trattato di acquistare una linea di produzione per la produzione di vaccini.
Secondo il consigliere federale, Lonza aveva comunicato di essere stata scelta da Moderna per produrre gli elementi per un vaccino. «La cosa che ci aveva rallegrato, ma non si è mai trattato da parte nostra di acquistare un fabbrica per fabbricarli in Svizzera», aveva aggiunto Berset.
Stando al ministro friburghese, il fatto di investire in una linea di produzione, non vuol dire affatto ricevere più vaccini. Per questo la Confederazione ha negoziato, per il tramite dell'Ufficio federale della sanità pubblica, direttamente con Moderna, puntando sulla nuova tecnologia del RNA, dimostratasi poi efficace.