I casi sono raddoppiati. Ben 2.049 le persone positive tra il 5 e l'11 luglio contro le 1'032 della settimana precedente
Ciò mentre i test sono cresciuti solo del 12%. Insomma, la situazione sta peggiorando anche se decessi e ricoveri non seguono fortunatamente la stessa crescita.
BERNA - La situazione pandemica è in fase di peggioramento in Svizzera. I dati in questo senso sono chiari: in una settimana il numero delle persone positive al Coronavirus è raddoppiato, passando da 1.032 a 2.049 nel corso della 27a settimana, quella dal 5 all'11 luglio. Stando al rapporto settimanale dell'UFSP l'aumento è del 99%. E anche oggi l'andamento non è dei più confortanti con ben 582 casi registrati in 24 ore.
L'impennata non è dovuta a un aumento dei test, cresciuti solo del 12% (187.905 contro i 167.615 della settimana prima). I dati rilevano anche che il 42% di questi erano test PCR, mentre il 58% erano test rapidi antigenici. Mentre la percentuale di risultati positivi per i test rapidi non è cambiata, dallo 0,2% allo 0,3%, quella dei PCR è raddoppiata, dall'1,2% al 2,4%. L'età media dei soggetti testati è di 32 anni.
Anche l'incidenza, improvvisamente, è raddoppiata, attestandosi a 23,7 casi ogni 100.000 abitanti contro gli 11,9 di una settimana prima. Un aumento registrato in tutti i cantoni, a eccezione di Neuchâtel che, invece, è passato dai 13,6 casi ogni 100 mila ai 9,1, e Sciaffusa da 17 a 14.6. Spaventoso il balzo del canton Nidvaldo, passato da 2.3 a 20.9. Il più virtuoso è il canton Uri, a zero per entrambe le settimane prese in esame.
Zurigo ha registrato il maggior numero di casi in questa settimana, 459 contro i 174 della settimana precedente, segue Vaud con 194 casi (contro i 109 della settimana prima) e Ginevra, 184 casi (95). Questa tendenza all'aumento è confermata anche negli ultimi giorni e continua. Anche in Ticino i numeri hanno fatto il balzo, passando dai 49 casi della 26a settimana ai 101 di quella successiva.
I 20-29 anni e gli uomini sono i più colpiti - Su 2.049 casi, sono stati registrati più di 800 positivi tra i 20-29 anni. In rapporto alla popolazione, questa è la fascia di età più colpita, con 80 casi ogni 100.000 abitanti a settimana ha registrato il maggior incremento (+142%). Con un'incidenza inferiore a 5 casi ogni 100.000 abitanti a settimana, quelli di età pari o superiore a 60 anni sono stati i meno colpiti.
Rispetto alla settimana precedente, il tasso d'incidenza è aumentato di oltre il 10% in tutte le fasce d'età tranne gli over 80. L'età media di tutti i casi era di 26 anni, come nella settimana precedente. I casi negli uomini (1142) sono superiori del 32% rispetto alle donne (907).
Aumentano i ricoveri - Anche il numero dei ricoveri è salito a 20 rispetto ai 12 della settimana prima. Anche se rimane a un livello basso, è comunque la prima volta che questo dato aumenta in 14 settimane. L'età media delle persone ricoverate in questa 27a settimana era di 52 anni. Si registra purtroppo anche un ricovero nella fascia di età 0-9 anni.
Fortunatamente il numero dei decessi rimane su un livello basso, con 2 casi registrati contro i 3 della settimana prima. Entrambi si sono verificati in un ospedale (a San Gallo e a Zurigo). Una delle due persone decedute aveva tra i 70 ei 79 anni, l'altra tra i 40 e i 49 anni. In Svizzera è la 40esima persona a morire in questa fascia di età dall'inizio della pandemia, su 10.372 decessi in tutto.