Da gennaio le rendite aumenteranno del 2,5%. L'ha deciso oggi il Consiglio federale.
BERNA - Dal primo gennaio le rendite AVS/AI aumenteranno del 2,5%. La rendita minima aumenterà così di 30 franchi, arrivando a un totale di 1'225 franchi al mese. La decisione, presa oggi da Berna, è stata presa in base all'evoluzione di prezzi e salari.
La rendita minima di vecchiaia passerà così da 1'195 a 1'225 franchi al mese, quella massima da 2'390 a 2'450 franchi. Il contributo minimo AVS/AI/IPG per gli indipendenti e le persone senza attività lucrativa passerà da 503 a 514 franchi l’anno, il contributo minimo per l’AVS/AI facoltativa da 958 a 980 franchi.
La decisione si fonda sulla media aritmetica tra l’indice dei prezzi e quello dei salari (indice misto) e tiene conto della raccomandazione della Commissione federale AVS/AI. Quest’anno si prevedono un rincaro del 3% e un aumento dei salari del 2%. Ciò determina un indice misto del 2,5% e comporta un aumento delle rendite che compensa quasi interamente il rincaro.
Spese supplementari - L’adeguamento delle rendite comporterà un aumento delle spese pari a circa 1'370 milioni di franchi: 1'215 milioni per l’AVS, di cui 245 a carico della Confederazione (20,2% delle uscite), e 155 milioni per l’AI (senza ripercussioni per la Confederazione, poiché il contributo federale all’AI non corrisponde a una percentuale delle uscite dell’assicurazione).
Anche gli importi delle indennità di perdita di guadagno saranno adeguati. Allo stesso tempo sono previsti adeguamenti nell’ambito dei contributi, delle prestazioni complementari, delle prestazioni transitorie e della previdenza professionale obbligatoria.
Previdenza professionale - Questo adeguamento ha ripercussioni anche sulla previdenza professionale obbligatoria. La deduzione di coordinamento salirà da 25'095 a 25'725 franchi, la soglia d’entrata da 21'510 a 22'050 franchi. La deduzione fiscale massima ammessa nell’ambito della previdenza individuale vincolata (pilastro 3a) passerà a 7'056 franchi (attualmente 6'883) per le persone che hanno un 2° pilastro e a 35'280 franchi (attualmente 34 416) per le persone che non dispongono di un 2° pilastro. Anche questi adeguamenti entreranno in vigore il 1° gennaio 2023.
Indennità di perdita di guadagno - Nell’ambito delle indennità di perdita di guadagno (IPG) l’importo massimo dell’indennità passerà a 275 franchi (attualmente 245). Le spese per questo adeguamento ammonteranno a 100 milioni di franchi per le IPG.
Prestazioni complementari e transitorie - Nell’ambito delle prestazioni complementari e delle prestazioni transitorie gli importi annui destinati alla copertura del fabbisogno generale vitale passeranno a 20'100 franchi (attualmente 19'610) per le persone sole, a 30'150 franchi (attualmente 29'415) per le coppie sposate, a 10'515 franchi per i figli di età superiore agli 11 anni e a 7'380 franchi per quelli di età inferiore agli 11 anni. L’adeguamento delle prestazioni complementari costerà 5,2 milioni di franchi alla Confederazione e 3,5 milioni ai Cantoni.
Gli importi massimi per le spese di pigione, adeguati per l’ultima volta nel 2021, verranno adeguati al rincaro sulla base di alcune posizioni dell’indice nazionale dei prezzi al consumo («abitazione ed energia»). L’aumento, pari al 7,1 per cento, comporterà spese ammontanti a 37,8 milioni di franchi. Gli importi massimi annui passeranno a 17 580 franchi nella regione 1, a 17 040 franchi nella regione 2 e a 15 540 franchi nella regione 3.