Dal WEF il presidente del Cda Axel Lehmann parla del complicatissimo anno trascorso dalla banca, dicendosi però ottimista per il futuro.
ZURIGO - Dirigenti e dipendenti di Credit Suisse faranno meglio a non nutrire troppe aspettative sui bonus per il 2022, altrimenti il rischio è di restare delusi: parola di Axel Lehmann, presidente del consiglio di amministrazione (Cda) dell'istituto.
«È stato un anno orribile per Credit Suisse e quindi penso che le persone avranno aspettative realistiche», ha detto il 64enne intervistato da Bloomberg in margine al Forum economico mondiale (WEF) di Davos.
Secondo le indiscrezioni la banca, impegnata in una profonda ristrutturazione, con la previsione di 9'000 tagli e lo scorporo di ampie parti dell'investment banking, starebbe pensando di ridurre della metà l'ammontare dei bonus per il 2022, anche alla luce del fatto che probabilmente archivierà un nuovo trimestre in rosso in scia all'emorragia di fondi dei clienti.
Al riguardo Lehmann ha detto che i deflussi si sono fermati e i soldi dei clienti stanno lentamente tornando. Il presidente del Cda si è anche definito «ottimista» per la restante parte dell'anno.
Oggi in borsa il titolo CS perde circa lo 0,5%, in linea con l'indice SMI, e viene scambiato a 3,15 franchi. Dall'inizio dell'anno l'azione ha guadagnato il 15%, mentre sull'arco delle 52 settimane la performance rimane ampiamente negativa, pari al -64%.