L'idea ventilata da Uri, quella del sistema di prenotazione, non piace. Per la popolazione elvetica bisogna pagare.
GÖSCHENEN/BERNA - La congestione del traffico al Gottardo è un problema ormai noto da tempo, e la popolazione urana non ne può più. È per questo che si sta sempre più parlando di soluzioni per provare a migliorare la situazione, ad esempio tramite l'introduzione di un pedaggio nei periodi di maggiore affluenza (Pasqua, Pentecoste). Un'idea che piace a più di due svizzeri su tre.
Stando all'ultimo sondaggio di Tamedia e 20 Minuten a margine delle votazioni federali del 18 giugno, infatti, il 69% di oltre 13mila persone interpellate ha dichiarato che voterebbe a favore di una misura di questo tipo, che implica il pagamento di una tassa. Solo il 28% sarebbe invece contrario.
I rappresentanti politici del canton Uri hanno invece scelto una direzione diversa: l'obbligo di prenotare il proprio passaggio in un determinato periodo temporale tramite un'app. Una soluzione, questa, che non trova invece i favori della popolazione elvetica. Solo il 39% dei cittadini elvetici la approverebbe, mentre il 57% voterebbe contro. A livello partitico, solo i votanti dei Verdi sarebbero concordi (56% di sì), mentre tutti gli altri boccerebbero la proposta.
Nel caso si debba scegliere tra una o l'altra soluzione, il 66% preferirebbe un pedaggio - quindi il passaggio a pagamento, ma senza limiti temporali - mentre solo il 20% l'obbligo di “riservare” il proprio passaggio. È interessante notare come la prima opzione venga preferita chiaramente tra i simpatizzanti di tutti i partiti politici: si passa dal 63% di sì dell'UDC al 76% dei Verdi liberali. In nessun caso si opta per il concetto simile a quello proposto dal Parlamento urano. Solo tra i cittadini più giovani (18-35 anni), seppur ottenga comunque una maggioranza, l'idea del pedaggio non ha una percentuale così netta di favorevoli (54%).
La strada tracciata da un'ampia maggioranza di cittadini svizzeri è quindi chiara: va introdotta una tassa per passare dal tunnel. Ora, è tutto nelle mani della politica, che si sta in effetti muovendo. Ricordiamo il “trio” al lavoro, le riflessione di Norman Gobbi e la mozione depositata da Marco Chiesa.
Il sondaggio
Dal 15 al 18 giugno, 13'660 persone da tutta la Svizzera hanno partecipato al sondaggio di 20 minuti e Tamedia sulle votazioni federali del 18 giugno. Il sondaggio è stato condotto in collaborazione con LeeWas. LeeWas modella i dati del sondaggio sulla base di variabili demografiche, geografiche e politiche. Il margine di errore è di 1,6 punti percentuali.