Per il Consiglio federale è »incompatibile con il diritto vigente».
BERNA - No alla riesportazione verso l'Ucraina di 96 carri armati Leopard 1 A5 dismessi, che si trovano attualmente in Italia. Il Consiglio federale ha respinto oggi una richiesta in tal senso formulata dalla Ruag, definendola incompatibile con il diritto vigente.
La vendita sarebbe soprattutto in contrasto con la legge sul materiale bellico e comporterebbe un cambiamento nella politica di neutralità della Svizzera, sottolinea il governo in una nota, aggiungendo di aver dato la priorità agli aspetti legati alla politica di neutralità della Svizzera e all'affidabilità del suo Stato di diritto.
La domanda è stata presentata il 27 aprile scorso dalla Ruag alla Segreteria di Stato dell'economia (SECO). I mezzi militari in questione sarebbero stati ricondizionati in Germania e poi riesportati in Ucraina, precisa il governo in una nota.
Nei giorni scorsi il Nazionale aveva dato il via libera (132 voti a favore, 59 contrari e 2 astenuti) alla messa fuori servizio di 25 Leopard 2. La Confederazione potrà quindi rivenderli alla Germania. «Berlino ci ha chiesto ufficialmente di poter acquistare questi carri armati. Ci ha assicurato che non andranno in Ucraina», ha ricordato in quell'occasione la ministra della difesa Viola Amherd. Resteranno in Germania e potranno essere rivenduti ad altri Paesi europei.