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SVIZZERA«No alla riesportazione dei Leopard»

28.06.23 - 13:17
Per il Consiglio federale è »incompatibile con il diritto vigente».
Reuters
Fonte ATS
«No alla riesportazione dei Leopard»
Per il Consiglio federale è »incompatibile con il diritto vigente».

BERNA - No alla riesportazione verso l'Ucraina di 96 carri armati Leopard 1 A5 dismessi, che si trovano attualmente in Italia. Il Consiglio federale ha respinto oggi una richiesta in tal senso formulata dalla Ruag, definendola incompatibile con il diritto vigente.

La vendita sarebbe soprattutto in contrasto con la legge sul materiale bellico e comporterebbe un cambiamento nella politica di neutralità della Svizzera, sottolinea il governo in una nota, aggiungendo di aver dato la priorità agli aspetti legati alla politica di neutralità della Svizzera e all'affidabilità del suo Stato di diritto.

La domanda è stata presentata il 27 aprile scorso dalla Ruag alla Segreteria di Stato dell'economia (SECO). I mezzi militari in questione sarebbero stati ricondizionati in Germania e poi riesportati in Ucraina, precisa il governo in una nota.

Nei giorni scorsi il Nazionale aveva dato il via libera (132 voti a favore, 59 contrari e 2 astenuti) alla messa fuori servizio di 25 Leopard 2. La Confederazione potrà quindi rivenderli alla Germania. «Berlino ci ha chiesto ufficialmente di poter acquistare questi carri armati. Ci ha assicurato che non andranno in Ucraina», ha ricordato in quell'occasione la ministra della difesa Viola Amherd. Resteranno in Germania e potranno essere rivenduti ad altri Paesi europei.

 

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COMMENTI
 

tschädere 1 anno fa su tio
mi chiedo come si fa a riesportare una cosa che non e mai stata importata. i leo sono stai aquistati ma lasciati sempre in italia.

Gemelli57 1 anno fa su tio
La solita neutralita' di comodo gia' vista tanti tanti anni fa.

Tirasass 1 anno fa su tio
E basta armi capperi, vecchie o nuove cambia poco

APR-DRONE 1 anno fa su tio
Se fossimo FURBI riacquistiamo NOI i 96 mezzi vetusti e assieme ai 25 dismessi dall'esercito Svizzero. Il Consiglio Federale ALLUNISONO REGALA questo BEN GODI di ACCIAIO alle NOSTRE industrie CH che si impegnano a FONDERLE per ottenere OTTIME risorse per la NOSTRA ECONOMIA in TUTTI i SENSI.

Heinz 1 anno fa su tio
Risposta a APR-DRONE
Non li pagano a peso del metallo di sicuro.

APR-DRONE 1 anno fa su tio
Risposta a Heinz
Bhe certo un prezzo simbolico 1 CHF / pezzo. Al limite, quale gesto d'amicizia verso il governo Italiano, i confederati si occupano dei costi per il ritiro, il viaggio in treno fino alla fonderia. FONDERIA RIGOROSAMENTE made in CH e su SUOLO SVIZZERO sia a livello fiscale che operativo. Meglio precisare non sia mai che un politicuzzo legga e pensi di giocare alle 3 carte.

Heinz 1 anno fa su tio
Bravi fessi, ora userete i vecchi rottami dismessi dall'esercito italiano come rottame da fonderia, perché non c'è mercato oltre ad ucraina e guerre africane dimenticate per mezzi cosi obsoleti.

leobm 1 anno fa su tio
Io condivido la decisione del consiglio federale al 1000%, non si tratta di voltarsi da un'altra parte, in fine dei conti assumendo al 100% le sanzioni sembrerebbe che la Svizzera si schieri dalla parte dell' UA; non autorizzando la riesportazione delle armi sembrerebbe che la Svizzera si schieri dalla parte della Russia. In questo modo dimostriamo di essere imparziali e cercare di aiutare le parti a sedersi attorno a un tavolo. Sta diventando sempre più difficile con il passare del tempo favorire una via diplomatica ma sempre di più si sta lasciando che sia la guerra a determinare le condizioni. Questo mi preoccupa perché la storia è disseminata di queste illusioni. Risultati solo tragedie!!!!!
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